Anche Longobucco avrà la sua brutta ed inutile "panchina gigante"
È la moda del momento ed è tutta una gara ad adeguarvisi. Guai a contestarla: sarai tacciato di disfattismo. In tutt'Italia dilaga il vezzo di piazzare su punti particolarmente panoramici delle nostre montagne delle grandi (molto più del normale)
Nel labirinto. Teseo e i pastori di monte Cocuzzo
Passaggi incerti, segreti, fra guglie, torri, archi, fessure, pertugi, grotte, inghiottitoi, portali. Onde di nebbia s’infrangono sulla città di pietra. Risalgono, da ovest, lungo i fianchi della montagna. Sommergono i meandri, lambiscono le
Conca di Decollatura: "Incantarsi guardando e godere nel cuore"
Sabato mattina, prima dei temporali e delle nevicate. Un bel preludio di freddo. Complice una finestra di bel tempo provo a percorrere una nuova variante alla tappa Platania/Carlopoli del Cammino di Gioacchino da Fiore, per giugno del prossimo anno
La mia Africa, monte S. Elia: la tenerezza di un anti-moderno
Notte, ore 2,11. Una sottile candela profumata. Accendo il fiammifero per scollare lo stoppino, produrre la fiamma e far colare la limpida cera nel candelabro di terracotta che è sempre sulla mia scrivania. Questa storia non vuole la luce
Le mammelle di Stellina ed i “nuovi lussi”: una clinica dei risvegli fra Martirano Lombardo e Parco Bombarda
Stellina mi osserva con un sol occhio, piegando graziosamente il capo. Mastica la sua erbetta come per distrarsi. Si avvicina, guardinga ma attratta. Forse si sta chiedendo: “chi è questo strano bipede con lo zaino in spalla? Ah sì, uno di quei tipi
Seppellite il mio cuore a Cirella di Platì
Attraversare Cirella è come penetrare un mondo, come passare nell’aldilà. Le vedi da lontano, le montagne. Torri, picchi, gole. Rocce grigie, rosa, di graniti, scisti e strani conglomerati che paiono sabbia grossolana raggrumata. Con pennellate di
Un tempo per fuggire, un tempo per restare
Un’amica giramondo mi ha chiesto: “ma tu non fai mai dei viaggi? Voglio dire: non ti sposti mai, per diletto, fuori dalla Calabria?” Momento di scoramento. Non è facile spiegare la mia stanzialità errante. Ci ho provato tante volte. Ne ho parlato
I grandi abeti di Eduardo e Simonetta: almanacco di un mondo semplice
Anche loro, in fondo, sono dei rifugiati! Lui, Eduardo - bel nome d’assonanza goethiana (ricordate “Le affinità elettive”?) -, guida naturalistica, viene da Celico, il paese natale di Gioacchino de Fiore. Lei, Simonetta, insegnante di
Il canto della Fiumara
Lo diceva Holderlin: "solo dove c'è pericolo vi è possibilità di salvezza". E lo penso anch'io, mentre assito alla caduta di un masso a pochi metri da noi, nelle gole della Fiumara La Verde, in Aspromonte. Un luogo che ci è caro. Dove abbiamo
Elogio della fragilità. E dello smarrimento
Nella faggeta, che si risveglia dopo l'inverno. Elegante e semplice come una cattedrale gotica. Dovrei star fermo. Ma non so resistere. Mi inoltro verso il cuore del bosco. Come una navata profonda, infinita. Il dolore al piede è silente. Ho