Angelo Tedeschi
(sesta puntata)
In classe era sceso un silenzio profondo e il mio cuore tambureggiava al centro del petto.
La professoressa serrò le mascelle e mi lanciò uno sguardo duro. “Grandolfo, vieni qui!” sibilò a denti stretti. Era un’ingiunzione
(quinta puntata)
La professoressa si interessava molto di mitologia. Talvolta, quando nel corso di una lettura in classe emergeva una divinità pagana, lei si fermava, alzava la mano e chiedeva con voce invitante: “Vogliamo approfondire?”
Noi
(quarta puntata)
La materia per me più impegnativa era il latino e ad essa la professoressa Zagli dedicava massima attenzione. In proposito, c’era una spiegazione, sia pure parziale: la scuola media faceva parte di un austero
(Terza puntata)
Insomma, l’esercizio della pertica era una scommessa. Per affrontare meglio la prova adottai un piccolo stratagemma: conoscendo in anticipo il mio turno, appena prima di essere chiamato dal professore umettai con la saliva
(seconda puntata)
Devo aggiungere che i timori per il nuovo corso di studi erano condivisi dai miei ex compagni di classe. Marco confermava le difficoltà iniziali, a detta di suo fratello Sabino impegnato negli esami di licenza media. Ma anche
Che fosse spigolosa lo percepiva anche un bambino. Tra i quarantacinque e i cinquant’anni ben portati nei suoi eleganti tailleur-gonna, la professoressa di italiano e latino Armida Zagli incuteva soggezione a noi studenti. Sarà stato per i suoi