Castelluccia, cannitello: il mondo che non c’è
Più avanzo verso quel periodo della vita che si chiama vecchiaia più dalla vita sottraggo orpelli, elimino cose futili. L’età prosciuga il mio desiderio di apparire. Riduco all’essenziale gli oggetti che dovrebbero “mascherarmi”. Quando ero giovane
Jacono e Colaciuri: fra i ciclopi d'Aspromonte
“Ma tu, qui, la prima volta, ci sei venuto da solo?”, domanda Antonio, perplesso, dopo che una raffica quasi ci strappa dalle rocce cui siamo artigliati. Sorrido e mi rifugio nel cavo di una rupe, per trovare riparo dal furioso vento di nord-est che
Nelle Indie di quaggiù. Ragonà e la linea d’ombra
Notte dura per la Calabria. Temporali hanno flagellato lo “sfasciume pendulo sul mare”, come definì questa terra Giustino Fortunato. E lo sfasciume è appena sceso a mare. Nel buio che precede l’alba, mentre percorriamo la statale ionica, ruspe
Polvere di diamanti fra Cerchiara e il monte Sparviere
Saverio ed io non riusciamo a trattenere lo stupore: il bosco di cerri sulla ripida pendice di Cozzo Sarcone inondato da una luce angelica; l’ordito di foglie è una corona d’oro e rubini. Ansimanti ed estatici, ai piedi di un patriarca arboreo, la
Quel che resta del Monte Reventino
Per la prima volta, dopo l'incendio che per quattro giorni ha devastato il Monte Reventino (m. 1417), vado al suo funerale. Sono io che uso questo termine, per semplificare. Lui, il Reventino non sarebbe affatto d'accordo. Le montagne non muoiono
Bosco Archiforo: in cerca di salvezza
“Dopo aver attraversato l’Ancinale […] seguiamo il corso di un ruscello lungo una graziosa vallata chiusa tra due superbi boschi di abeti. Il paesaggio ha interamente il carattere delle nostre montagne svizzere; […] tutto forma un quadro
Orso M49: lettera ai Trentini
Miei cari vicini di casa,
sono vivo e sto bene e così spero di voi e delle vostre famiglie. Mi dispiace per tutti quei super-tecnici che si sono dovuti dimettere o hanno subito ramanzine per causa mia. È strano come non riusciate a capire che è il
Monte Condrò, pietre delle Quadarelle: il drago, l’oracolo e le anime di Rousseau
Profumo di bosco: sale nelle nari, invade i polmoni, rigenera il sangue, inonda il cuore e l’encefalo. Odore di fiori di castagno, felci, erba grassa. Una segreta alchimia mi riporta a quand’ero bambino. Le case di pietra del villaggio sulla pendice
Le fate del Reventino e la verità delle cose
Le montagne senza picchi inaccessibili, senza ghiacci eterni, senza altezze siderali, senza abissi … sono pur sempre montagne o no? Certo, l’uomo non può compiervi le sue imprese spavalde, non può inanellarvi record atletici, non può farne
Cozzo Cervello, Bosco Luta. Il tritone inaspettato e il miracolo di San Francesco
Non ricordo, in trentanove anni di volontariato ambientalista, un amministratore pubblico che abbia rinunciato volontariamente a realizzare un’opera contestata. La centrale al carbone di Gioia Tauro, il ponte sullo stretto, le strade nelle valli del