Ladri di paesaggio. La Calabria e l’eolico
Per avere un’idea di cosa resterà del paesaggio calabro dopo la “cura”, bisogna andare in visita sulle colline fra i comuni di Maida, San Pietro a Maida, Girifalco e Cortale. Qui, diversi anni fa, con la complicità delle amministrazioni locali e
Monte Mammicomito: avere tutto senza possedere nulla
Mattino del giorno dopo. Mentre mi lavo, nel bagno della mia casa, un raggio di sole attraversa, improvviso, i vetri della finestra. Avverto una tiepida carezza sul volto. Fino a poco fa pioveva. In Calabria è così: l’inverno fa il burbero per
Brani di paesaggio agrario
L’involuzione del paesaggio agrario della Piana dal secondo dopoguerra è, per molti versi, l’esito dell’esigenza politica di mettere in pratica la netta distinzione, il più rapidamente possibile, dal fascismo. La fretta di applicare in tutti i campi
Il paesaggio del grano e l’importanza della memoria
Zia Lisa mi osserva curiosa, dall’alto dei suoi ottanta e passa. Vuol capire perché quel cittadino abbigliato stranamente sia venuto fin quassù: lei in costume da pacchiana, io inguainato nei miei indumenti da camminatore. Una cosa abbiamo in
La bellezza salverà il mondo: se il mondo salverà la bellezza!
Mal di schiena! Lo strizzacervelli lo dice sempre: “falla finita con la sindrome di Atlantide, il peso del mondo non è sulle tue spalle”. Certo, ci sono le protrusioni discali sulla colonna, le “note di spondilosi”, come evidenziano, laconici, i
L’Allaro ed i castagni di Lu Sierru: la nostalgia e il popolo del fiume
Scelgo la strada più lunga. È sempre così nei ritorni, i “nostoi” della tradizione greca. Per Ulisse occorsero dieci anni di peregrinazioni per rivedere Itaca. E poiché la mia “isola” è l’intera Calabria, a volte mi capita di attendere molto tempo
Rupi di Lanzicello. Il campanile sul diadema d’argento
Polvere gialla di licheni sulla grigia roccia calcarea. Uscita da ferite stillanti umori. Altra polvere, questa volta rossa. Verdi muschi su protuberanze e fenditure. Felci, arbusti, foglie, erba. Un arazzo nel bosco di lecci, aceri, carpini
Pinticudi, la montagna dalle cinque code
Un sibilo nel silenzio. L’aquila, dalle ali raccolte su se stesse, è una freccia lanciata nel cielo di cobalto. Ci acquattiamo nella macchia di lecci. Da un lato, la dirupata pietraia che abbiamo risalito, dal versante del Torrente Zighìa
Torre di Albidona. C’era una volta il mare
In questo fine settimana c’è il mare da salvare. Un vecchio amico, Rinaldo Chidichimo mi chiede di andare al capezzale del suo mare. Dove per anni sono venuto a ritemprarmi. Quando in giugno potevo ancora lasciare il lavoro per quindici giorni
Cristo si è fermato ad Eboli ma è morto a Lauria. Sul Golgota di Serra Grande
Monte Rossia, Serra Grande, Monte Rossino non ci sono più, uccisi da un male incurabile: l’uomo. Comune di Lauria, Basilicata. Appena sopra la frazione di Melara. Al confine con il comune di Tortora, Calabria. A brevissima distanza dal Parco