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Di Tonino Iacopetta
Faccio fatica a parlare del sindaco Speranza, della sua voglia di continuare a fare il sindaco di Lamezia e di non pensare affatto al Parlamento, essendo così gravi e incurabili i mali della Nazione. Ad ogni modo pensiamo per buono quello che lui dice e non pensiamoci più, senza contare che i problemi della nostra città continuano a essere gravi quanto quelli dell’intera nazione. A cominciare della sicurezza, visto che si ricomincia secondo un antico rituale e che sembra dismesso, a fare fuoco in pieno giorno, tipo bomba intimidatoria, presumibilmente, in pieno centro; con il contorno di altri attentati notturni e anche in pieno giorno o comunque nel corso della giornata, interessando questa volta la periferia della città. E non credo che sia finita qua anche se lo spero tanto. Per tutta la città, ma soprattutto dove più sono concentrati gli esercizi commerciali, accanto ai cassonetti della spazzatura si accatasta un sacco di rifiuti impropri che non solo non abbelliscono la città ma creano problemi di ogni sorta e visto che ancora non siamo a Napoli, si potrebbe prendere qualche rimedio, potendo senz’altro, volendo non saprei.
E, ancor; pur essendo Lamezia, la città famosa in tutto il mondo ormai grazie anche alla trasmissione televisiva le iene, per avere trenta sportelli per soli settantamila abitanti, pur essendo Lamezia percorsa giorno e notte da automobili di grossa cilindrata con il contorno di potenti moto, pur essendo Lamezia una città non scarsa di boutique e costellata di centri commercial, pur essendo tutto questo e altro, mi sapete dire che cavolo ci sta a fare una disoccupazione allarmante e soprattutto giovanile, ammesso poi che quei giovani che hanno trovato lavoro siano adeguatamente retribuiti? Avete sentito bene? Figuriamoci allora veramente se uno a Lamezia perde il sonno pensando al dilemma di Speranza: essere o non essere parlamentare. Sia chiaro comunque una cosa e cioè che raramente a Lamezia abbiamo avuto sindaci dell’onestà e della trasparenza di Speranza; sotto questo punto di vista magari ne avessimo avuto sindaci come lui, per quello che abbiamo visto e constatato a Lamezia, dove fare il sindaco è come vincere la lotteria di capodanno. Anche se questo è vero non solo per Lamezia e non solo per l’incarico di sindaco ma per qualsiasi altro ruolo istituzionale in Italia. Tanto è vero che si è venuta creando una casta politica intoccabile, senza badare al colore politico, come dimostra la compattezza da destra all’estrema sinistra nel difendere il finanziamento pubblico ai partiti. Bastava almeno che uno, uno solo dei politici (si fa per dire) italiani avesse avuto il coraggio di dire queste parole: Cittadini italiani, voi che nella stragrande maggioranza siete stati economicamente torturati dalla banda Monti perché a loro dire occorre salvare l’Italia in grave crisi e per non finire come la Grecia, vedete come anche noi politici sappiamo rinunciare in parte al finanziamento, non a tutto ma in parte, anche per evitare che i con i miliardi di voi poveri cittadini mentecatti molti di noi si diano agli stravizi! Credetemi, nessun esponente di nessun partito (Aho, Bersani, ma che leader sei di un Partito operaio!) fare un discorso di questo genere. Oppure qualche parlamentare che avesse detto: Visto che gli italiani, anche quelli più economicamente scassati, fanno tanti sacrifici, noi che abbiamo al contrario infiniti privilegi e stipendi quasi uguali a quelli dei semplici consiglieri regionali, che stanno, volendo, ancora meglio di noi, riduciamoci sensibilmente stipendio e privilegi. Macché invece io ho sentito con le mie orecchie sostenere da parte loro che l’attuale loro stipendio è insufficiente per i compiti che hanno e hanno gridato pure: andate invece a controllare quanto guadagnano dirigenti, giornalisti e altri!
Andiamo proprio di bene in meglio ed ecco perché quando io incappo in una persona onesta e pulita come il nostro sindaco sono felice. Peccato che la sola onestà non basti a risolvere alcun problema cittadino perché anzi speranza di problemi ne ha creati ancora di più. Abbiamo sotto gli occhi la continua ed estenuante lotta politica che da sette anni impedisce la risoluzione dei problemi anche perché la lotta politica si svolge in casa, mentre a Lamezia esiste l’opposizione più morbida del mondo (chissà poi perché…). Sindaco, vorrei che tu fossi arzillo quanto onesto, capace amministratore quanto onesto, saresti perfetto anche se così non saresti più Speranza. In passato qualche illusione me la ero fatta con il non più assessore grasso all’istruzione ma a quanto pare Tano non è riuscito a operare per come lui voleva, adesso è entrato in Giunta una persona abbastanza capace come Enzo cittadino e spero che almeno lui riesca a fare quello che ritiene giusto per la città. Quanto alla Multiservizi, nonostante gli enormi problemi in cui si trova coinvolta, non me la sento di crocifiggere Fernando Miletta, soprattutto pensando a come in passato tanti personaggi hanno tentato la scalata a questa azienda non certo con l’intenzione di fare prima di tutto l’interesse dei cittadini ma il proprio o nel migliore dei casi il bene del partito d’appartenenza o comunque di chi lo ha fatto sedere su questa poltrona così ardentemente ambita, visto poi che esistono tanti problemi intorno ad essa. Ma, se io sapessi rispondere a questa domanda, saprei pure perché l’Italia ha uno dei più grandi debiti pubblici al mondo!
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