Trasporti, la debacle della Calabria

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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Il prof. Francesco Russo, dell’Università Mediterranea, sulle infrastrutture di trasporto prima e dopo l’approvazione della nuova rete dei trasporti in Gazzetta dell’UE l’11 dicembre 2013, ha fatto recentemente il punto su quello che è successo in Calabria. O meglio, non è successo.

Ferrovie: Si è riusciti a strappare quello che già si aveva, e cioè una ferrovia convenzionale da Salerno a Villa e poi a Palermo. Niente alta velocità. Prima era previsto il Ponte, oggi è cancellato senza alcuna sostituzione. Da 10 miliardi di investimenti sullo Stretto si è passati a zero: nessuna proposta per l’attraversamento, nessuna citazione nel nuovo piano. Ne escono sconfitti siciliani e calabresi. Rimane il business del traghettamento. Poi nulla per la Jonica della Calabria.

Porti: Non ci sono Crotone e Corigliano.

Aeroporti: Partita persa alla grande. Nel vecchio piano in Italia c’era solo Malpensa come aeroporto compreso nei progetti europei. Adesso tra i “principali” ci sono Malpensa, Linate e Fiumicino. Gli aeroporti principali sono i veri internazionali, da integrare con l’infrastruttura del trasporto stradale e ferroviario. Poi ci sono gli altri aeroporti core. Poi più giù l’ultimo livello. Gli aeroporti della della Calabria sono tutti di ultimo livello: Reggio e Lamezia. Crotone nemmeno compare.

Interporti: Niente in Calabria.

Gli appuntamenti – ha scritto il prof. Russo - cominciano presto: entro il 22 dicembre 2014 il coordinatore del corridoio 5 TEN T, Scandinavia-Mediterraneo che è quello che parte dalla frontiera russa ed arriva a Malta attraversando tutta l’Italia, deve presentare il piano di lavoro per lo sviluppo del corridoio. Entro il dicembre 2014 si terrà la conferenza per il finanziamento delle reti del Mediterraneo. Entro il 10 novembre 2015 deve essere istituito il corridoio ferroviario merci 3, Scandinavia-Mediterraneo. "Veramente pensate di spedire i container marittimi da Gioia inerpicando i treni per la Sila e costeggiando il porto di Taranto?’’, si chiede il prof. Russo. Entro il 2016 si svolgerà la Conferenza dei ministri dei Trasporti dei paesi del Mediterraneo, in cui si decide la rete dei trasporti del Mediterraneo. Entro il 31 dicembre 2023 si riesaminerà tutta la struttura della rete e si deciderà di integrazioni ed eliminazioni. Se si rimane inattivi si farà la stessa fine dello scorso dicembre, con un’ulteriore riduzione di infrastrutture. Insomma, un quadro preciso e a tinte fosche. Nel prossimo semestre di Presidenza italiana dell’UE la Calabria avrà in tal senso un ruolo?

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