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A Reggio Calabria e a Gioia Tauro riflettori accesi sulla rassegna culturale TabulaRasa dove si è discusso del cono d'ombra informativo sulla Calabria e di "new media e sostenibilità economica".
Diversi gli esperti intervenuti per parlarne: Antonio Rossano, Ceo dell'azienda svizzera Your Media; il giornalista de Il Sole 24 ore Luca De Biase, docente di giornalismo all'Università Iulm di Milano; Guido Scorza, avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie; Gabriel Kahn, professore alla University alla Southern California e responsabile di uno dei più importanti progetti di ricerca del mondo dedicato al futuro del giornalismo. Le nuove tecnologie, prosegue la nota, hanno reso l'informazione trasversale sotto il profilo geografico, determinando tuttavia una serie di difficoltà economiche dettate dal monopolio dei colossi del web nel campo della pubblicità, risorsa sempre più rara per gli editori. È Kahn a descrivere il fenomeno: "La prima a doversi confrontare con difficoltà analoghe è stata la musica, che però ha saputo riorganizzarsi trovando il modo di crearsi un nuovo business sfruttando il web. Oggi fare il giornalista è più divertente, ciò che non funziona è il modo di impacchettare e distribuire le notizie. Oggi un giornale rischia di essere un contenitore ricco di notizie superflue per un lettore che, attraverso il web, può ritagliarsi il proprio spazio informativo senza affidarsi a un prodotto precostituito e che non rispecchi le sue esigenze. Il giornalismo in futuro si dovrà muovere sempre di più in una dimensione che possiamo definire community, fornendo informazioni che siano filtrate dalle influenze di chi ha interesse che si diffondano in un determinato modo".
Il problema più sentito è stato, però, quello del cono d'ombra informativo che pesa sulla Calabria e qui l'analisi è stata impietosa: grava l'assenza di una classe dirigente degna di questo nome che ha finito con il massacrare l'immagine della regione, relegandola ancor più nell'angolo. Con il risultato che della Calabria non gliene frega più niente a nessuno.