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Dal ritorno della terribile moda anni '80 che vediamo indossare agli adolescenti e anche purtroppo a qualche attempata in pantaloni attillati in pelle con ricci ribelli su giubbotti oversize o peggio ancora su leggins alle mode nei piatti sulle tavole. Nel corso degli anni abbiamo percorso la dieta paleo. Siamo negli anni '80. Per capire vietava cereal, legumi e latticini e consigliava carne, pesce, verdura e frutta. Poi è arrivata la dieta degli artisti del digiuno che vivevano per 21 giorni di luce e aria. Di preciso si nutrivano delle particelle per raggiungere l'illuminazione o il delirio. Siamo negli anni '90 con la dieta dell'aceto. Tutto veniva condito dalle patate, all'acqua, al riso. Per avere una linea perfetta e un pallore in viso. Intanto si smontavano le spalline nelle passerelle della moda e il make-up era meno acceso. Sulle tavole arriva il cibo in scatola. Ma per molti è necessario per risparmiare tempo e conservarlo nelle dispense. Ma c'è chi preferisce il crudismo dei coniugi Diamond e chi il macrobiotico dove corretta alimentazione vuol dire salute longevità e felicità.
Si vietano caffè, alcol e patate. Ci vestiamo anni '70 con una contaminazione prettamente inglese. Si arriva allo spiritual food, nel 2000 con il leit motiv che i buoni alimenti fanno bene anche allo spirito. Per passare a look colorati Gucciani di ottima qualità o da centro commerciale a secondo della disponibilità economica. intanto nel 2000 arrivano nelle case o meglio nelle toilettr accessori e piastre per capelli di ultima generazione. Nelle cucine si iniziano a vedere i cibi della cucina molecolare. Lo chef che ha ideato il genere è lo spagnolo Ferran Adrià. In questo genere, la chimica è al servizio della gastronomia. Ma non succede anche nelle relazioni sentimentali? Dove si è passati al termine chimica per non pronunciare innamoramento? E intanto ci dobbiamo rivestire purtroppo come negli anni 80 con quello che ci calza meglio come per i piatti in cucina.