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Ogni sorpasso insegna qualcosa. È maschio! È potente e prepotente! È arrogante! È fastidioso! Quando subisci un sorpasso in autostrada o in strada che permettono di vedere l'idiota seduto come te in una scatola di bolide e tagliarti la strada, pensi: "Ma quanto sei figo!" Molte troppe volte è un uomo che deve sfrecciarti accanto per esibire la sua autovettura! Succede anche su traiettorie con striscia continua come una provocazione alla legge, alla sua patente alla sua vita. Poi accade che mentre guidi vedi le pattuglie delle forze dell'ordine nascoste che aspettano il superfigo che effettua una hamiltonata! E se eri la sfigata che è rimasta tramortita dal sorpasso azzardato in cuore tuo speri che venga fermato in un sorpasso del genere . Ma questi non cambiano mai abitudine solo il bolide. Forse si sentono Gassman ne il Sorpasso. Ma il film di Dino Risi del 1962 ha come tutti i film neorealistici una morale. Che bisogna capire prima di sentirsi il Mattatore. È seccante vivere la guida come se fossi su un circuito di formula 1. È esagerato superare a tutte le ore del giorno e della sera se non si è un primario che deve operare per un'urgenza. È triste carpire che nella tua vita contano molto le emozioni come questa. O magari, ti senti soddisfatto perché hai la precedenza sugli altri nel raggiungere la meta. Ma non per tutti il termine ha la stessa valenza. Metà vuol dire...arrivare!