A mollo... per puro interesse

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Donne che fanno finta di ascoltare. Succede anche questo. Avrebbe dovuto essere il titolo, invece è diventato l’incipit. Avete mai notato che in mare le donne diventano tutte amiche per svariati e diversi motivi. E magari in alcuni casi neanche si conoscono. Rimanere al sole o in acqua non sempre è piacevole. A volte sembra sia una tortura ma si è costrette solo per avere la tintarella. Esistono due dipinti su questo tema. Uno è “Due donne che conversano per mare, Santo Thomas”, (autore) Camille Pissarro, un’opera impressionista che cattura la luce e l’atmosfera di una spiaggia nei Caraibi dove evince l’interesse dell’artista per la vita quotidiana. Il secondo è “Due donne che corrono sulla spiaggia”, noto anche con il titolo “La corsa”, in questo caso è un dipinto a goauche su compensato realizzato nel 1922 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. In questa location di articolo si citano solo donne che parlano in mare o sul bagnasciuga. Non c’è corsa da parte del genere femminile ma solo maschile.

Tornando alle donne che parlano del quasi o totale nulla di importante in mare, uno dei diversi motivi potrebbe essere: rimanere il maggior tempo possibile in acqua senza annoiarsi. Altra opzione, fare la bicicletta in acqua per far scappare o sciogliere la cellulite. Se esistono questi miracoli informate amiche e conoscenti. E per rimanere al sole senza doversi annoiare sul lettino potete unire i tre consigli come accade per i tre puntini nel il gioco sulla Settimana Enigmistica (dove viene rappresentato un’immagine al termine). Alla fine si può intuire il livello di qualità dell’amicizia in mare tra ragazze, signore. Ma può essere che siano legate da decenni di amicizia, in quel caso decade la digressione enunciata in questo articolo. Invece il genere maschile, quando non detesta scendere a mare a vivere i momenti di abbronzatura e consuetudini femminili, li vedi esporre la mostra di tatuaggi incisi dal collo ai piedi come se fossero delle medaglie vinte in guerra, (altrimenti perché devono crepare di dolore nell’inciderli). E li riconosci che o si tuffano in mare dove nuotano da maschi Alfa e escono senza sostare al sole o usare il telo da mare e magari avranno la pelle d’oca e fanno finta di nulla. O parlano di stupidaggini tra di loro sul bagnasciuga e gli Alfa buttano un’occhiata alle donne. Mentre i non Alfa, smicciano di nascosto gli Alfa. Poi ci sono i degustatori del tramonto e aperitivo che neanche di striscio riservano le loro attenzioni alla peculiarità della vitamina D e optano per le 18 per dare confidenza alle meraviglie del sole e del mare. Infine, gli sportivi che dal mese di aprile sono abbronzati e lucidati per ricreare una seconda colorazione epidermica alla Lenny Kravitz. In realtà sono più paragonabili ai protagonisti dei Jefferson o Robinson (telefilm), ma si sentono i Kravitz. Tra tutti questi tipi da spiaggia il primato è per le signore in avanti con l’età e in grigio capelli che non lasciano mai la sediolina in legno da parcheggiare in riva al mare per rivivere la stagione estiva senza dover sfoggiare il costume. E se non si riescono a prendere sonno eccole alle 7 del mattino in prima fila perché alle 7:30 scendono i signori con capelli trasparenti che preferiscono passeggiare in riva al mare e ogni tanto lanciare una delicata occhiata alle bagnanti. Per loro l’amicizia ha un valore diverso da chi si fa compagnia mentre è a mollo nel mare. Non mi permetto a scrivere e definirle papere perché le donne non devono e possono essere offese mai, da nessuno.

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