Non ti scordar di me!

Scritto da  Pubblicato in Tonino Iacopetta

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Questo titolo vuole essere un omaggio a quanti seguono il mio blog. Quest’ultimo è stato voluto da uno di loro e per questo mi sono riferito ironicamente al sindaco di Lamezia, grazie a cui stiamo assistendo in questi giorni, che preludono alla pausa estiva, a un’ennesima sceneggiata in Comune. Non si è ancora capito qual’è la maggioranza, quale sia l’opposizione, chi erano i sindaci che si contrapponevano e che ora invece vogliono essere tutti sindaci, vincitori e vinti. Peccato che a non vincere mai sia stata la popolazione di Lamezia. Definita la prosecuzione della sindacatura Speranza, su cui è da un mese che non mi pronuncio perché voglio che ognuno sia libero di mettersi il cappio al collo e non voglio essere io a salvarlo, io che, nel nome di tutti i cittadini come me, auspico un futuro sindaco che non venga dalla politica ma dalla gente, quella stessa gente che fa il mio blog. Il vero autore del mio mio blog siete voi, cittadini lametini che non ne potete più di commedie e commediole, compresa quest’ultima a proposito dell’approvazione del bilancio consuntivo, per la cui approvazione la cosiddetta opposizione vorrebbe che si eliminasse la delibera in base a cui sono stati approvati gli aumenti indiscriminati, intesi come regalo di Natale del sindaco alla popolazione.

 Aumenti finalizzati appunto a equilibrare il bilancio, stante la situazione allora di predissesto come chiesto e ottenuto da Jorio, difensore di Speranza. Il che significa che se dissetato non era, era una specie, appunto il predissesto, richiedente un piano di rientro prima triennale e poi decennale. A chi nega e sbandiera che a Lamezia non è mai esistito pericolo di dissesto (quanto mento) io, la popolazione, domando: a cosa serve un piano decennale di rientro? Già, bastassero i manifesti a negare l’evidenza! Ecco perché un cittadino di Lamezia ha voluto il titolo del blog: “Non ti scordar di me” e nessuno si scorderà di chi nega una cosa tanto evidente. Nessuno si scorderà al momento di votare il nuovo sindaco, quando Dio vorrà, di quello che hanno fatto i politici a Lamezia, città, come tale, inestinte, quanto anche il più cieco e il più ottuso degli osservatori comprende che Lamezia avrebbe potuto essere una signora città. Basta coi politici, i cittadini scelgano un loro diretto rappresentante, uno che non ha fatto della politica una professione.

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