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È da un anno che il nuovo governatore calabrese, Mario Oliverio dopo avere fatto credere, ovviamente in campagna elettorale e ancora prima nella campagna delle primarie del suo partito, che avrebbe operato uno stravolgimento positivo nel modo di governare in Calabria, non ha fatto altro che annunci, esporre buoni propositi, accampare meriti, specie riguardo a un virtuoso investimento dei fondi europei e continuare così sino a oggi. Per quanto riguarda il futuro prossimo, c’è poco da sperare, perché in vista delle prossime amministrative primaverili, specie per il comune di Cosenza, dove entrambi, lui stesso e Gentile, si giocano il proprio futuro politico, si prospettano alleanze e giochi e giochetti a cui nessuno avrebbe mai pensato, leggendo i proclami quasi rivoluzionari di Mario Oliverio nelle elezioni regionali. Gentile, di nome e di fatto, si è dimostrato sempre aperto ad Oliverio, del resto, in sede nazionale, NCD e PD fanno una cosa sola ma voglio proprio vedere se adesso il progetto del risanamento politico andrà avanti a tutta birra o ci sarà qualche riflessione anche se d’altra parte, la regione Calabria vanta un primato mondiale in fatto di trasparenza e di legalità solo pensando che quaranta consiglieri su trenta (sì, perché tempo fa i consiglieri erano di più) sono da tempo all’attenzione della Magistratura. E pensare che nella vicina Germania, un parlamentare si è dovuto dimettere solo perché da giovincello ha copiato una tesi di laurea. Cose dell’altro mondo, noi invece in Italia poiché siamo garantisti, dobbiamo aspettare che i consiglieri regionali che hanno gonfiato fatture e via dicendo dimostrino la loro innocenza, come a dire ho acquistato i gratta e vinci a spesa della regione ma pensavo che si trattasse di altro. E purtroppo tante volte la Magistratura fa marcia indietro. Auguri!