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Quello che da poco è successo con la fondazione Calabria Etica presso la Regione Calabria, caro Mario Oliverio, ti deve fare riflettere; presto e subito, tu, caro Mario, hai preso provvedimenti, facendo decadere coloro che hanno sino ad ora diretto società in house, tutti esterni, e nominando interni al loro posto: un duplice risparmio per l’ente, essendo i succitati neo nominati già retribuiti dall’Ente. Intendiamoci: Pasqualino Ruberto non è un’eccezione ma la regola comportamentale di un trent’anni di governo regionale calabrese (e non solo) in cui la principale preoccupazione di chi ha sgovernato è stata quella di acquisire il consenso con ogni mezzo anziché di pensare ad una proficua gestione della cosa pubblica, motivo per cui erano stati delegati dai cittadini votanti. Risultato della truffa operata a danno di cittadini calabresi è lo stato comatoso in cui versa la stessa.
Hanno o non hanno avuto ragione i truffati a non andare a votare? Questo, ti deve fare riflettere, caro amico Mari, altro che la sicumera dimostrata da Renzi (come sempre) su questo fatto increscioso. Tu hai detto e ripetuto più volte, durante le primarie e, in seguito, in corso di campagna elettorale, che le cose sarebbero dovute cambiare. La delega che ti hanno dato i calabresi in base a quanto hai promesso ora ti aspetta al vaglio. È ancora presto e per questo motivo ho giurato prematura la campagna di stampa di un settimanale romano di grande tiratura nei suoi riguardi, assegnandoti il Nobel dell’inciucio. Io, invece, ti do tempo, anche se tu, a tuo esclusivo rischio e pericolo, hai preferito ignorare i miei ammonimenti riguardo a un totale rinnovamento del personale politico di tua appartenenza, magari sorvolando anche sul fatto che qualcuno ripresentato, fosse stato a tempo debito e con frequenza, attenzionato dalla magistratura inquirente.
Ma, per questo, io ti posso anche assolvere, in quanto io stesso ho nel precedente blog detto che in fatto di diritto amministrativo le decisioni dei magistrati non in tutti i casi sono Vangelo giudicante, altrimenti solo incoscienti assumerebbero l’incarico di amministrare; certo, dove una spregiudicatezza si approssima alla truffa, io metto l’alt e preparo le manette. Ancora una volta, caro Mario, buon lavoro e vai avanti così.