© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Cara, carissimo sindaco lametino, con questa mia, ti voglio rammentare che a Lamezia esistono numerose criticità oltre quelle per le quali ti sei lamentato, attinenti il mancato rigoroso controllo del pagamento di tasse e tributi. C’è a Lamezia, attualmente, una certa immobilità di natura economica e un fermo imprenditoriale. Non basta fare del campanilismo sfegatato, gridando ai quattro venti la grandezza della nostra città: questo va bene come tifo sportivo, del quale ti riconosco un esperto d’eccezione ma assolutamente non risolve il più piccolo problema.
Sì, va bene, so cosa vuoi dirmi e cioè cha a Lamezia tutto l’opposto di quello che avrebbero dovuto fare per la città, vedi stazione, vedi ospedale e così via. Ma questo non ti devi immobilizzare, pensa a come lavorare per l’area vasta che si colloca tra Catanzaro e Lamezia e su quali contenuti, oppure o anche, pensa a eventuali possibilità di fruire dei fondi europei a vario titolo. Sì, tu mi dirai che per il tribunale lametino ti sei finanche legato ma questo non solo è superato con tutte le esagerazioni del caso; io mi sarei legato invece per qualche altra cosa che ha significato posti di lavoro perduti per i lametini, anche se questo non sarebbe stato folkloristico e campanilistico e da tifoso estremista dello stadio. Su, diamoci da fare per i tanti problemi gravi che gravano su Lamezia. Se ne risolveremo qualcuno, ti prometto che io sarò in prima fila a gridare quanto è grande Lamezia, più forte di un tifoso della curva sud.