© RIPRODUZIONE RISERVATA
Politica mediatica e legge elettorale: si mischiano le carte?
Scritto da Lametino6 Pubblicato in Pino Gullà© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fioccano le interviste ai big (ed ai meno big) della politica sulle testate nazionali. Spuntano le diverse anime in Forza Italia-Partito della libertà. Falchi, colombe e lealisti. Prima non si manifestavano all’esterno. Qualcuno del centrodestra (Fitto) vuole il congresso. Una volta erano quelli dell’uomo solo al comando. Come sta diventando acrobatica la politica! Sfiducia, fiducia, anzi, no! A pensarci bene finora ha finto di smarcarsi solo Alfano. Il Pdl appariva una bella Ferrari come in pubblicità, ma cadeva a pezzi e il motore era già fuso. Pare che il segretario voglia rottamare anche le “500” (i falchi) che sembrava fossero Abarth, in realtà hanno solo un motore fracassone. Ma andiamo in casa Pd. Che si dice? Renzi ha dichiarato su La Stampa di essere molto ambizioso e di volere un partito con un uomo solo al comando, cioè lui. Com’è cambiata la politica nel Pd! Com’è cambiata la politica italiana! Là dove c’era un uomo al comando, adesso chiedono a gran voce un congresso. E dove erano prioritari i congressi, ora al primo posto starebbe il leader. Zeus da mezzogiorno ha fatto mezzanotte. Riportiamo parola per parola ciò che ha detto il candidato segretario del Partito democratico: “ La A di ambizione mi sta bene. Perché avere l’ambizione grande di cambiare l’Italia, non lo considero un difetto (…) Volete capire che sono molto ambizioso, ma non ho fretta? (…) C’è una sinistra che rifiuta l’idea di un uomo solo al comando. Fausto Coppi. Ma in un gruppo ci vuole sempre quello che si alza sui pedali. Un leader è uno che sceglie persone più brave di lui”. A suo dire, se diventa segretario del Pd, si rafforzerebbe il primo ministro Letta: “ …E sa che con me segretario, il governo sarebbe più forte”. Vuoi vedere che diventerà un altro uomo della Provvidenza. Ma nelle due pagine del giornale torinese, dedicate al primo cittadino di Firenze, si evidenzia anche dell’altro. Cosa farà da premier. Riportiamo, sempre, parola per parola: “Il forestale della Calabria deve sapere che con me non verrà licenziato, ma dovrà lavorare moltissimo”. Promette lavoro nella nostra Regione. Moltissimo! E ancora. Bisogna ritoccare le pensioni d’oro, tregua fiscale all’imprenditoria, semplificazione delle norme, andare oltre il capitalismo familistico… Per fortuna si comincia a parlare dei (soliti) contenuti. Si sta andando oltre le battute ad effetto in casa Pd. Meno male. Inoltre si registrano le prime convergenze tra colombe del Pdl e i vertici del Pd. Per quanto riguarda la legge elettorale si parla nuovamente di bipolarismo. Così ha detto nella stessa intervista il primo cittadino fiorentino. Su questi punti, assicura Renzi, si trovano d’accordo Alfano e Quagliariello. Di meno Fioroni e Giovanardi che forse sognano il ritorno del Grande Centro, magari, aggiungiamo noi, insieme a Monti e a Casini. Per adesso siamo ancora in un sistema tripolare e bisogna fare i conti con i Pentastellati, post-dipendenti e twitterandi, che addirittura preferirebbero andare al voto con l’attuale porcellum. Si riuscirà in Italia a fare buona politica?