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Tra le tante cose che mancano, una di queste è la festa privata per ballare con gli amici. Un tempo ce n’erano molte, anche perché non esistevano le discoteche nel territorio (non che adesso ci siano), ma quando eravamo ragazzi era una moda molto piacevole.
Oggi è difficile che un privato festeggi il compleanno o un evento a casa propria, soprattutto per evitare che gli amici e non possano devastare l’abitazione. Secondo, o primo punto come preferite, è perché il costo per pagare il deejay, il catering e quant’altro è solitamente molto alto. Ma in genere questo tipo di festeggiamenti esiste ancora per chi può permettersi questo “lusso”. E può ritenersi fortunato chi ha degli amici di questo calibro e può evitare di incontrare sconosciuti, fare la fila per entrare in un luogo, e magari bere qualcosa di sicuro. E se proprio siete dei Gastone, potrete stuzzicare anche qualcosa con il catering.
Nelle città dove la crisi si sente molto meno, quest’abitudine a festeggiare i compleanni e quant’altro con gli amici ancora (per fortuna) esiste e ci si diverte da matti. Ma il pensiero è anche che se qualcuno vi cerca il voto mentre ballate una canzone dei Bee Gees, viene a mancare la melodia e si deturpa una delle opere d’arte della musica pop mondiale! Si conoscono persone perbene e si evita soprattutto di uscire e di rovinarsi la serata con qualcuno che decide di litigare perché ha bevuto. Potrebbe essere un suggerimento per i candidati alla poltrona di primo cittadino e per i suoi candidati a quella di consiglieri… non si può sempre e solo mangiare nelle interminabili cene politiche… .