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Udc in fibrillazione. I deludenti esiti elettorali delle ultime amministrative, le clamorose fratture tra centristi e Pdl alleati per il governo del Comune di Cosenza e il progressivo scollamento della base di cui si avvertono i segnali un po’ dovunque anche in Calabria fotografano la crisi profonda di uno dei partiti guida della Regione. C’è chi, nel gruppo dirigente calabrese, espone rischi di disfacimento e sollecita una svolta per scongiurarli. Tra questi, il dirigente regionale Romolo Geracitano che ha indirizzato una lettera aperta al segretario regionale Gino Trematerra, per chiedere la convocazione dell’assemblea regionale dei quadri dirigenti calabresi.
“La crisi che ha investito l’Udc da più tempo – ha rilevato Geracitano – richiede l’adozione di decisioni importanti per uscire da un angusto spazio politico in cui il partito oggi si ritrova. In Calabria i rapporti con il Pdl stanno diventando sempre più tesi e difficili. Credo che il partito abbia bisogno di discutere con grande senso di responsabilità. E’ necessario porre al centro di un confronto interno prospettive e strategie da mettere in campo al più presto, per incidere fattivamente sulle dinamiche di sviluppo economico e sociale della Calabria e dei singoli territori”. Per l’esponente centrista “alle buone intenzioni devono seguire il lavoro ed il sostegno politico di un partito che sappia indicare percorsi di crescita economica, in un quadro di impegno e di lavoro quotidiano, credibile sotto il profilo della gestione dei problemi”. “Perché tutto questo accada – ha argomentato l’esponente del comitato regionale dell’Udc - è necessario che il partito torni ad essere luogo di elaborazione e di proposta politica e trovi maggiori e più frequenti possibilità di confronto e di dibattito al suo interno”.
Geracitano ha ricordato al segretario regionale che, nel corso dei lavori dell’ultimo comitato regionale, c’erano stati impegni ben precisi: “Ci siamo lasciati – ha affermato - con la prospettiva segnata da parte tua di riconvocare l’organismo appena si fosse chiuso il primo turno del test elettorale amministrativo”. “Adesso – ha ammonito Geracitano – che si è anche conclusa la fase dei ballottaggi è giunto il momento di dare corso ad un’assemblea che, secondo le assicurazioni date, si sarebbe già dovuta svolgere. A maggior ragione, i risultati conseguiti espongono una non più rinviabile esigenza di discussione sui temi esposti, che si legano direttamente ad una istanza sempre più sentita dagli iscritti all’Udc e diretta alla ricostruzione del partito. A maggior ragione, nella nostra regione, dove l’Udc rischia di perdere ruoli e voti, il confronto interno è vitale. Non possiamo perdere le nostre posizioni ed anzi dobbiamo lavorare per recuperarle attraverso il rilancio della nostra azione politica, un’azione - ha concluso Romolo Geracitano - politica che oramai stenta ad aggregare consensi e attenzioni”.