© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Timidi segnali di risveglio nel centrodestra calabrese. Dopo la calma piatta seguita al clamoroso tonfo alle regionali dello scorso novembre, qualcosa inizia a muoversi. Nulla che possa somigliare ad una ricostruzione, ma pur sempre un inizio. Dice e scrive cosi’ Riccardo Tripepi, acuto e informato cronista politico del Garantista.
A provare a dare una scossa ci ha pensato, da ultimo, la solita Wanda Ferro che aveva condotto il centrodestra alle regionali nonostante i pronostici della vigilia fossero più che sfavorevoli. L’ex presidente della Provincia di Catanzaro, rimasta fuori dal Consiglio regionale per le anomalie della legge elettorale regionale sulle quali si aspetta la pronuncia della Corte Costituzionale, mette in campo infatti – assieme a Tallini, Orsomarso e (forse) Mangialavori – un’associazione-movimento che il 15 maggio si presentera’ ai calabresi in una grande convention a Catanzaro. Una ‘cosa’ che non va contro Forza Italia ma tenta di rianimarla dal’interno, di dare voce al popolo del centrodestra rimasto senza anima e rappresentanza, tutto preso anche dalle nostre parti dallo scontro tra Fitto e Berlusconi e quindi perso dentro le alchimie interne alla politica di vecchio stampo.
Ma la Ferro e’ andata anche oltre ed ha chiesto al governatore Mario Oliverio di chiarire lo strano rapporto con il Nuovo centrodestra dei fratelli Gentile e ha chiesto al presidente della giunta di chiarirlo e di governare senza “inquinamenti” esterni. Si muove dentro il centrodestra anche l’ex governatore Giuseppe Scopelliti, il quale a Reggio Calabria insieme ai suoi fedelissimi ha organizzato una prima uscita pubblica. Siamo agli inizi e tutto sara’ piu’ chiaro quando arrivera’ la decisione della Consulta sul caso Ferro e soprattutto quando sara’ diradata la nebbia sulla strana iscrizione del duo Tallini-Orsomarso al gruppo Misto. Eletti con Forza Italia ma attualmente al Gruppo Misto, “rei” di aver presentato in ritardo la domanda di iscrizione al gruppo azzurro del Consiglio, i due si ritrovano ora in polemica aperta con gli altri consiglieri regionali di Fi e hanno scelto un’autonoma linea di opposizione. Insomma, qualcosa si muove anche a destra.