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Il successo sportivo della Vigor, che è senz’altro frutto della capacità e dell’impegno dei giocatori, dell’allenatore e dei dirigenti, ha avuto anche l’importante contributo del sostegno dei tifosi, che hanno seguito, per tutti questi anni, compatti e con passione, la squadra della nostra Città. Negli anni della mia fanciullezza la Vigor, che aveva già conosciuto i fasti della vecchia serie C, veniva celebrata con la frase, cantata dai tifosi e che creava entusiasmo in tutti, “olio, petrolio, benzina e minerale, per vincere la Vigor ci vuol la Nazionale”.
E’ un segnale positivo che crea notevoli aspettative e dal quale bisogna raccogliere un messaggio importante: la compattezza e la coesione dei Lametini, che, senza distinzione, hanno sostenuto la Vigor, ha contribuito al raggiungimento di un traguardo difficile che gratifica la Comunità. Il traguardo raggiunto consente di guardare oltre, di guardare ad altri traguardi più importanti, di avere altre aspettative, certamente più difficili da realizzare, ma che, comunque, rendono la sfida più bella e la comune passione ancora più forte. La passione è il cemento della speranza di raggiungere obiettivi gratificanti per la Comunità.
E se questo concetto lo trasportiamo sul piano politico; se la passione per la squadra lo trasformiamo in passione per la Città; se i traguardi sportivi desiderati li rapportiamo al desiderio di risolvere i problemi di Lamezia; se i tifosi riprenderanno la veste di cittadini e sceglieranno e sosterranno amministratori svincolati da logiche di parte ed animati dal comune impegno di risolvere quelli che sono i problemi reali della Comunità, allora, certamente, si potranno raggiungere quei traguardi necessari per promuovere la nostra Città alla superiore serie che le spetta. Probabilmente qualcuno penserà che si tratti di pura utopia, specie considerando la diffusa litigiosità che ha sempre caratterizzato la politica lametina. Io sono effettivamente un sognatore ed un ottimista per natura, ma nello stesso tempo un tenace assertore del principio che non esistono difficoltà insuperabili a condizione che si agisca, senza paura delle fatiche e degli ostacoli, con serietà, con responsabilità e con fiducia nelle proprie capacità.
E questa filosofia non solo non mi ha mai deluso in tutta la vita, ma mi ha consentito di raggiungere, sul piano familiare, professionale e sociale, traguardi tanto più difficili quanto più gratificanti. E perché questo principio non dovrebbe valere per una Comunità che vuole uscire da un limbo oscuro, che vuole percorrere consapevolmente un sentiero, certamente aspro e faticoso, ma che conduce verso la luce? I Lametini sono gente laboriosa, coraggiosa ed intelligente, e devono trovare in sé la capacità di scegliere chi tra di loro può ridare alla Città legalità, dignità, benessere e pace sociale. Tutti insieme, con passione e compattezza, per costruire un futuro migliore.