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Passivo, rancore mal di schiena ed ex polli barboncini
Scritto da Lametino7 Pubblicato in Maria Arcieri© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sempre di più ci capita di ascoltare definizioni del tipo "Sei o sono assertivo". Ma lo siamo realmente o ci conviene sembrare soggetti passivi?Potrebbe essere una forma di inerzia, mascherata da passività o da una parente della pigrizia. In tutto questo calderone, esistono anche le persone che sono compiacenti, quelle che impediscono di esprimere opinioni agli altri solo per poterli offendere. Avete presente? O quelli,sempre più in circolazione, che ti devono provocare o dare un dispiacere o apparire cattivi. In questa sfera possiamo menzionare le persone definite "molto buone, disponibili" che assecondano sempre il prossimo. E bisogna chiedersi: è normale ? È passivo? È mancanza di carattere? Oggi sempre più soggetti davanti a decisioni contenenti responsabilità indossano l'abito calzante del soggetto passivo. Per capire meglio la tipologia è colui che ti inibisce le emozioni, che sembra un intimorito, che è influenzabile e si scusa in continuazione infine, evita ogni discussione. Non solo, non soddisfa quasi mai i suoi desideri e non ha autostima. Un tempo lo erano le donne degli anni 50' ma per educazione familiare nel primo step del matrimonio. Per accalappiare il pollo ma nella seconda parte le stesse trasformavano i super mariti (ormai ex polli) in barboncini da passeggio. Bisogna specificare che non è un beatificato invece il soggetto passivo solo perché è sempre d accordo e non si espone. Evince che la perenne mancanza decisionale non è un atteggiamento molto normale e contiene una base soffocata di implosivita', che trattiene in realtà una rabbia non gestibile e che confluisce in ulcere, emicranie, problemi di schiena. Non è giusto essere passivi e si aggiunga il dato che in questo modo si convincono di essere altruisti. In questa societa' molti hanno deciso di scappare dai problemi quotidiani e di vita e si sono trasformati in mentitori seriali. A questa fetta (e anche qui circolano come le banconote da venti euro), i soggetti hanno la triste predisposizione a lasciare credere, ripeto anzi riscrivo, lasciare credere che tutto vada bene quando la situazione è diversa.
Aggiungi che il soggetto ha la mondiale presunzione di ritenersi uno giusto ma in realta dentro ribolle di rabbia. Magari i casi eccessivi li ritrovi sulle prime pagine dei giornali e non certo per aver dato aiuti umanitari all Ucraina. O nei casi di minore rilevanza scaricano la colpa all altro. Due fattori nascono vicino a questo soggetto. Una vicinanza che potrebbe sembrare un dato positivo ma nasconde una base di fradicia rabbia e rancore perché da ricordare per l eternità, il passivo non si mostra mai per quello che realmente è . Ma solo per quello che veramente vuole. In alcuni casi possono essere identificati come i farisei. Quindi vivrete con loro una relazione gabbia. In cui non potete andare via e dovete subire le richieste senza esitare. In giro incontrerai parlerai con persone oppresse (i passivi lo sono tutti) perché vivono uno stato di mancanza di rispetto. La colpa di questo malessere è il passivo stesso e con loro le relazioni non sono mai né autentiche e né costruttive, non ci sono rapporti paritari ma verticali in cui la persona passiva ubbidisce ai propri dogmi interiori ancor prima di compiacere l’altro, che invece rimane ignaro di tutto.