Non pensare al domani...ma...vivere

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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C’è forse chi può vivere la vita giorno per giorno senza pensare al domani. Dopo la pandemia e le notizie sulla guerra tra Russia e Ucraina che ci vedono sempre più vicini a un coinvolgimento totale, molti hanno messo in atto questo modo di pensare perché magari in precedenza pianificavano tutto al minuto e poi gli eventi storici hanno cambiato l'ordine delle priorità. Per due anni. Ma è un lusso non poter pensare al domani o una esigenza? Dipende da molti fattori e in entrambi i casi chi può vivere giorno per giorno ha comunque le spalle e il conto coperto e anche nel caso di non avere entrambi attivi potrebbe essere una scelta di vivere senza aspettarsi nulla.

E’ molto stressante organizzare i tempi rispettare le scadenze ma rende in parte tranquilli. E’ altrettanto snervante non sapere cosa avverrà domani. La cancellazione dei programmi provoca un senso di frustrazione perché se saltano ci si sente disorientati. Ci troviamo in un momento storico che ci ha insegnato a vivere alla giornata, ma per molti è l'equivalente di buttare via il tempo e oziare. Si potrebbe modificare la programmazione e accorciare i tempi. E programmare a brevissimo tempo. Il lasso temporale è concepito ormai nei successivi quindici giorni. E’ importante dover dare un senso alle giornate e non organizzare quasi nulla troppo in là nel tempo. Forse è questo che vuole insegnarci la vita, a pensare di giorno in giorno in modo di arrivare alla sera soddisfatti e al massimo pianificare il giorno successivo. Sempre e solo in ordine di importanza. Nel frattempo tra una parata militare russa sulla piazza rossa e i nuovi invii di armi all'Ucraina, conviene staccare dalle fonti di stress-paura-terrore e vedere una partita di Champions League tra Liverpool e Real Madrid il 28 maggio a Parigi. Anche questa doveva essere disputata a Kiev ma per motivi politici sarà giocata in altra sede.

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