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Si seguono molti programmi televisivi e si leggono molti giornali per cercare di capire la motivazione, (se tale si può definire) la matrice, il senso di una guerra che si sta combattendo da quasi un mese tra la Russia e l’Ucraina. Siamo tutti esterrefatti per la velocità dell'attacco, non ci siamo resi conto subito ma solo in un secondo momento. Eravamo ancora destabilizzati dalla fine dello stato di emergenza che ci siamo perfino schierati con una delle due nazioni. Quando non dovrebbe mai accadere perché non è una partita di calcio. Ma per comprendere le ragioni del conflitto più pericoloso dopo la Seconda guerra mondiale e vicino al nostro paese si devono ascoltare le persone competenti, perché un’idea storica dettagliata e comprensibile è bene averla.
Nella trasmissione "Piazza pulita" condotta da Corrado Formigli gli esperti del settore hanno sostenuto nei loro interventi esaustivi e semplici cosa ha mosso questa terribile catastrofe umanitaria. Si sono giustamente interpellati nomi di alto spessore, da Carlo Rovelli, fisico, Alessandro Orsini, direttore e fondatore della Osservatorio Sicurezza della Luiss e Germano Dottori, docente di studi strategici della Luiss. Se si ascoltano le loro lezioni di geopolitica, si possono comprendere gli scenari che nell' arco di questi decenni si sono creati nel mondo tra le varie potenze e la Nato. Le alleanze, gli interessi e le complicazioni che hanno fatto scaturire questo terribile conflitto che non si può ridurre a una scelta di nazione o a una decisione a favore o contro Putin per essere etichettati. È un momento molto delicato e il dato non comprensibile per qualcuno è che bisogna mobilitare gli esperti del settore storico strategico e le associazioni umanitarie per rendere meno difficoltosa e pericolosa la vita di tutti. Come per la pandemia anche questo conflitto non deve e non può avere nessuna tifoseria ma solo un apporto di sostegno alla popolazione dell'Ucraina. Non si può essere schierati. Ma solo capire e sostenere chi ha perso tutto.