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Le persone hanno più paura del Covid che della (speriamo mai che accada) guerra tra Ucraina e Russia. Mentre la stampa ha gli occhi impauriti e le penne che tremano mentre prendono appunti con l'inchiostro delle stampanti tremante per le notizie sulle decisioni di Putin. Le persone non sembrano dare importanza a una eventuale terza guerra mondiale. O non si rendono conto e quindi rimangono arenati a un terrore che già conoscono e con cui hanno familiarizzato nel corso di due anni. O non pensano che possa mai scoppiare una guerra nucleare. O minimizzano la portata di un così spaventoso crimine. O immaginano che non è possibile che il conflitto mondiale possa nascere da un paese come l'Ucraina e che possa comprendere anche l Italia. Insomma è come l inizio della pandemia che nasceva in un paese della Cina e che sembrava irreale potesse arrivare in Italia e che si potesse estendere al mondo intero.
La piccola e banale (ironico per sdrammatizzare) differenza è che se dovesse accadere una catastrofe atomica non durerebbe due anni. Le persone più aggiornate si schierano con tanto di digressione personale con la Nato o con la Russia. Ma non colgono la portata di una guerra tradizionale o atomica come la fine di tutto. Che sia una forma di menefreghismo questa atipica reazione o di stanchezza nell avere paura o di un fazzoletto bianco mentale nel senso di arresa totale a tutti questi drammatici e irreali eventi. Che abbiamo ragione tutte le persone che sono sicure che sarà trovato un accordo tra i principali paesi della Nato e la Russia e tutto questo sarà solo un avvertimento ai paesi occidentali di non allargare le maglie della Nato. E che non sfoci, secondo molti in quello che potrebbe essere il conflitto mondiale finale per l'intera umanità. C'è infine chi non crede che il presidente russo possa agire come il dittatore tedesco con i baffi neri e chi che la Nato abbia spagliato ad aver annesso l Ucraina. E intanto si parla dell' obbligo del vaccino per i 50 enni fino al 15 giugno per poter lavorare. È un mondo caotico confusionario e impreparato..