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“La volgarità è il momento di pieno orgoglio del conformismo” (P.P. Pasolini). Dove si accentra, in quali soggetti e qual è il motivo per cui si decide di esserlo. O ci si nasce e non si capisce di esserlo. Il dato di fatto è che è sempre più diffuso. Per l’intellettuale bolognese era un odio che provava e una ripugnanza fisica verso la volgarità piccolo borghese, e si riferiva a quella delle buone maniere ipocrite. Oggi esiste uno slang un modo di approcciarsi, di conversare e di dialettale con tutti forse per sembrare più democratici e simpatici. Pasolini descriveva insopportabile la grettezza intellettuale dei giovani di Valle Giulia figli di papà, sicuri sfacciati e la classe italiana la peggiore del novero europeo perché portatrice del cinismo della nuova rivoluzione capitalista. Un genio attuale avanti con i tempi e le idee. La volgarità è ormai intrinseca in molti di noi che a volte se manca in usi e costumi usiamo il banale termine "è sofisticato". Quando in realtà è solo diverso.
Nel suo pensiero sui giovani degli anni ‘70 il regista registrava che la loro unica possibile aspettativa era la soddisfazione dei loro impulsi edonistici. E per Johann Huizinga "La volgarità" è il “maggior vizio del mondo moderno con tutti gli elementi negativi dalla superficialità all’edonismo al narcisismo patologico all’attivismo cialtrone e utilitarismo cinico”. Con aggiunta di brutalità e mancanza di compassione. Tutto può essere tacciato di volgarità e in un momento storico dove niente sorprende o dovrebbe stupire, esiste una specie di gara di sfida a chi vince la gara della cattiveria, dell'orgoglio dell'ira e del superare in lusso e benessere il prossimo. Tutto è lecito dicono i signori del tutto posso. È un momento di transizione o è sempre stato così l evolversi dei costumi ma ora essendo tutti più soli e solitari è molto più accentuato il fenomeno perché è fastidioso e nei nostri pensieri quotidiani è più irritante e fastidioso. Ogni aggettivazione con parvenza di negatività destabilizza e inorridisce la minima particella di equilibrio che cerca di ricostruirsi nel nostro sistema umano dopo tanto trambusto decretato dagli uomini.