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La pancia del Paese da indolente è diventata cattiva e siamo davanti ad una trasformazione antropologica degli italiani, che non sono più la così detta ‘brava gente’. Hanno preso invece a moltiplicare egoismi, chiusure, invidie, malignità, odio. Ultimi esempi: il dopo festival di Sanremo e anche il dopo commissario Montalbano. Come a dire che non c’è più religione! Dice il recentissimo rapporto Censis: ‘’sono diventati normali opinioni e comportamenti che erano indicibili solo fino a qualche anno fa. Le diversità sono percepite come pericoli da cui proteggersi e la dimensione culturale della in sopportazione degli altri sdogana ogni sorta di pregiudizi, anche i più passatisti’’.
Ma il problema non è solo e non e forse nemmeno tanto di una lettura facile facile e tutta politica di quello suddetto. No: il Censis ancora ci dice che l’innesco della cattiveria non viene prevalentemente dall’alto, dall’azione cioè consapevole e cinica di taluni soggetti politici di cui è persino inutile fare il nome. ‘’La radice di questa trasformazione – sono sempre parole del Censis – va cercata in basso, negli orientamenti popolari più profondi. La politica e le sue retoriche rincorrono, riflettono o semplicemente provano a compiacere un sovranismo definito psichico, in quanto si è installato nella testa e nei comportamenti degli italiani’’.