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Le donne stanno male quando accettano situazioni, che permettono poche scelte. E si rassegnano e si confortano con fantasie e sogni. Accade quando, anziché stare con persone che approvano ciò che facciamo, ostacolano ogni cosa, anche i pensieri. E siamo costrette a vivere una vita parziale, stagnante e vaghiamo senza una meta, non riusciamo a sentire quello che desideriamo perché abbiamo perso la vitalità e ci distraiamo con facilità con le faccende di cuore e il lavoro. La creatività è il bene più prezioso per una donna perché è azione e reazione a tutto quello che accade attorno a noi. Bisogna saper educare sé stesse a cercare nutrimento negli altri, che è fermento psichico per la salute e per il benessere. E bisogna iniziare a dire no alle richieste eccessive.
Una favola può fare comprendere meglio il significato dell'articolo e il contesto in cui si possono venire a trovare le donne. La piccola fiammiferaia fu scritta nel 1848 da Hans Christian Andersen. Racconta l'espressione di un'anima bisognosa di nutrimento al punto di non farcela più. È una favola che si rivolge sopratutto alle donne, sembra che chieda loro di coltivare sogni reali. E se in questo saranno tenaci, si potranno avverare. La protagonista è una bambina orfana che vive in un bosco accanto a un villaggio. E qui comprava i fiammiferi per il costo di mezzo penny e li rivendeva a un penny. Se riusciva a venderne molti poteva comprare del pane. Con l'inverno, si ritrovò al freddo con un capotto e delle scarpe umide e consumate. Aveva molto freddo e anche se chiedeva ai passanti di comprare i fiammiferi, questi rimanevano indifferenti. Così inizio a accendere il primo per scaldarsi e ogni volta iniziava il suo sogno a occhi aperti. E la bambina per incanto diventava felice. Una stanza riscaldata da una stufa, una tavola imbandita, un albero di Natale. Ogni fiammifero era uno di questi sogni. Poi vide una stella cadente e si ricordò di sua nonna che le raccontava che era un'anima che volava in paradiso. Accese un altro fiammifero e le apparve la nonna e perché lei non sparisse li accese tutti insieme. Tutti salirono in cielo. Li non faceva freddo non si soffriva la fame e il dolore. Il giorno seguente fu trovata nel freddo della neve con i fiammiferi spenti nelle mani. Aveva raggiunto la nonna in cielo con un sorriso sul viso.