C'è chi fa collezione di francobolli, cartoline, figurine Panini e chi di scarpe. Ognuno ha le sue collezioni. Dai libri, ai tappi di bottiglia ai quadri. Ma molte moltissime donne preferiscono possedere numerose paia di scarpe. O di borse. E se anni fa si osservavano, ammiravano le silhouette delle altre quindi è preferibile incasellare il termine appropriato con invidiare, oggi succede sugli accessori. Nei convegni, nei negozi nelle feste e persino nei viaggi e nelle funzioni religiosi si guarda la borsa e le scarpe delle altre. Il motivo è terribilmente legato al costo. Quella aveva una Dior. E ho detto tutto. È arrivata. È una giusta una che ha capito tutto dalla vita. (Traduzione letterale del pensiero delle donne).

Il dato è che non sai nulla di questo essere ma dai una valutazione del suo avere. E tutto quello che qualifica oggi i soggetti. Ho visto in una piazza di un paesino con poche migliaia di abitanti una Aston Martin. E questo qualifica per i maschietti il soggetto maschile. Vedi sopra (arrivato, di successo ha capito tutto dalla vita). Però il dato sconcertante del pezzo è che la collezione privata di scarpe che descrivo non fa si che il soggetto le indossi, ma solo che le possegga e le ammiri come un pezzo prezioso di una collezione di arte. E la sua felicità è possedere infinite paia di scarpe e borse come fonte di gioia. E non dobbiamo stupirci perché non c'è nulla di male. Magari non acquistano valore nel tempo ma solo agli occhi e al benessere della incallita acquirente. Il genere maschile preferisce le bottigliette di vari profumi o i modelli di orologi. Sono acquisti mirati alla propria gratificazione personale in un mondo dove tutto ha ragione di avere un significato. Possiedo perché mi rende felice. E non può immaginarsi e non deve immaginarsi mai con la proprietà di una persona. Ma deve essere collegata a un oggetto . E ognuno ha il suo mondo di raccolta....