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Oh come mi sono divertito, oh come mi sono divertito! Perché essendo stato invitato molti ma molti mesi fa ad una riunione nell’ambito del centro-destra, si discuteva su come tranquillizzare i propri elettori per il fatto che i consiglieri di detto schieramento, facendo un giro di valzer a trecento sessanta gradi, come del resto il richiedente e cioè Speranza, si erano messi a disposizione del sindaco, per sostituire coloro che sino a poche ore prima costituivano la maggioranza di detto sindaco. I presenti avevano chiesto un parere a me, estraneo seppure invitato alla riunione e io avevo detto la seguente frase, che poi avrei ripetuto per stampa sul “Il Lametino”: “Quello che promette Speranza, cioè le sue dimissioni in cambio dell’adesione al suo programma, non sta né in cielo e né in terra”. I presenti allibirono alla mia certezza perché non sapevano da quando tempo io conosco, e bene, il nostro sindaco. Ancora recentemente Speranza aveva annunciato e anticipato le sue dimissioni, e sempre in cambio di qualcosa; dopodiché, la prima, come questa altra volta, centrato l’obbiettivo di ciò che voleva, marcia indietro. Tanto, la sua maggioranza questa volta, si avvale di nuovi ballerini, i quali prima non avevano danzato. Ma questo è l’ultimo tango non a Parigi, come aveva titolato il suo film il mio amico Bernardo Bertolucci, ma a Lamezia. E infatti, dopo quest’ultimo giro di ballo, non ce ne possono essere altri, se non altro perche Speranza tra un anno ci dovrà lasciare. E comunque, non cambia niente, con o senza Speranza sindaco. Quello che lui ha fatto è sotto gli occhi di tutti i lametini e nelle loro tasche, benché non sia stato nemmeno capace di mettere una tassa, quella maggiorata riguardante l’Imu, nei termini di legge (grazie a Pino Galati chissà se gli elettori lametini al momento opportuno se ne ricorderanno), perché la delibera sull’aumento è stata fatta a tempo abbondantemente scaduto. E veniamo all’altro mio amico, l’ingegnere Grandinetti che insieme ai Benincasa, si è prestato a puntellare Speranza, (spero sia la più grande aspirazione della sia vita: si appresta a diventare il vice). Lo fa, lascia intendere per il bene della città di Lamezia. Grazie, ingegnere, i lametini gliene saranno riconoscenti. Chi vivrà, vedrà!