Calabria, quale futuro?

Scritto da  Pubblicato in Tonino Iacopetta

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tonino_iacopetta.jpgIn un mio precedente blog mi rivolgevo al governatore della nostra regione cercando di stimolarlo ad agire nell’interesse dei calabresi ma più ci penso e più mi sento disperato, perchè, con quale personale altamente qualificato, la Regione potrà gestire le risorse messe a disposizione dell’Ue? Purtroppo in passato questo personale, determinante per la vita dell’Ente, è stato assunto non per meriti professionali ma per meriti politici, almeno in una certa misura. Il risultato lo abbiamo sotto gli occhi, soldi non spesi e non saputi investire, occasioni perdute, mancato sviluppo, accresciuta disoccupazione e miseria aumentata e via dalla Calabria! Comunque, anche se è tardi, Oliverio cerca di cambiare indirizzo, sappi che se non c’è coordinamento tra indirizzo politico e burocrazia, si va a rotoli…

Anche da quella che sembrava un’eccellenza per lo sviluppo, il porto di Gioia, più passano i giorni e più si capisce che si poteva sfruttare meglio questa occasione. Sì, è vero che molte navi bazzicano il porto più per rendere un servizio ad altri porti che non alla Calabria, visto che, le navi arrivano, i loro carichi li destinano ad altri porti, dove esiste un retroterra attrezzato, tipo industrie conserviere o di trasformazione: che ci facciamo noi in Calabria con un carico di ananas se non siamo attrezzati a lavorarli industrialmente e così per altro. E’ vero che a Gioia sono arrivate le armi chimiche con le navi ma vorrei vedere se a Genova una cosa simile l’avrebbero permessa. Diciamo perciò una regolata per il porto, che potrebbe essere il volano per la ripresa.

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