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Con piacere questo mio blog regionale è pure lametino, nel senso che da Lamezia, per il momento, ma anche da altre parti della Calabria, si apprende l’uscita di un importante volume letterario, quello edito da Passigli di Firenze, il cui titolo è Minimalmente e l’autore è chi scrive queste note ma se fosse stato un altro, purché di Lamezia, a fare la stessa impresa, sarebbe stato lo stesso ai fini del discorso che sto per fare e cioè che la Calabria non deve occupare i titoli eclatanti per la cronaca della mala ma per fatti di elevato livelli di carattere culturale, scientifico e via dicendo. Sempre per restate alla sola Lamezia, la città ha dato, in un passato ormai lontano, un regista cinematografico, un’atleta donna che si è distinta in uno sport eccellente etc. E come Lamezia anche altri luoghi di Calabria, come ad esempio uno scrittore della provincia reggina che sta emergendo pure lui a livelli europei. Però dobbiamo cambiare, altrimenti, poi i giornali fanno bene a tornare sul solito argomento di grido che è quello ‘ndranghetoso. Basta pensare che sino a qualche mese fa nella Regione Calabria, Oliverio ha nominato assessore un politico sussurrato per legami mafiosi, presunti al momento, ma che comunque si è dovuto dimettere. Nella mia stesa città, Lamezia, durante le ultime elezioni amministrative, alcuni candidati che si presentavano per il rinnovo del Consiglio comunale, erano assai più che in odore di mafia, più o meno presunto, ma che comunque nessuno ha saputo dare spiegazioni credibili sul perché questo sia accaduto anche oggi che dovremmo essere attenti a queste cose: tanto più che non siamo in Campania, o no?. Cambiamo in modo culturale, promuovendo la legalità nelle scuole, specie a Lamezia dove già esistono ottime scuole con ottimi dirigenti come il Liceo Campanella, uno dei primi che mi in mente.