Te lo dico col cuore, Oliverio, bravo perché io ho controllato rigorosamente e sino a questo momento hai fatto una governance sublime: niente sprechi, niente dispersione di risorse finalizzate al consenso e così via. Sbaglia un amico docente di Arcavacata quando lamenta che alla regione Calabria manca un assessorato alla cosiddetta cultura. Io non sento nostalgia di quegli assessori calabresi alla cosiddetta cultura che hanno sprecato miliardi, dico miliardi, per fortuna allora di lire e non di euro nel finanziare editori e carta stampata per puro assistenzialismo, mentre i deficit della nostra regione e così di altre, hanno portato l’intera nazione al dissesto. Mi dispiace per l’amico docente ma di quegli assessorati per la cosiddetta cultura, la Calabria non ha bisogno. La cultura si fa in modo diverso e ogni assessorato regionale non deve fare altro che rendere la Calabria una regione virtuosa.

Ben vengano le risorse comunitarie per i siti archeologici e via dicendo, non c’è bisogno di nessun assessore alla cultura per impegnare virtuosamente queste risorse, altro che acquisto per miliardi di opere per favorire questo o quell’editore, questo o quel docente di Arcavacata. Perciò, quello che diceva Mattarella alla sede regionale calabra, per la cultura, non riguarda l’assenza di Pinco pallino assessore alla cosiddetta cultura. Mario Oliverio, una cosa stupenda sta facendo, quella di colpire gli sprechi, ora deve pensare anche a progettare. Giustamente però come progettare, quando ti devi tirare dietro tutti i carrozzoni con centinaia di migliaia di posti di presunto lavoro inventati dalle precedenti governature calabresi. Continua Mario, a fare pulizia, lo chiedo a nome di tutti i vecchi e nuovi poveri che in Calabria spuntano come funghi, in modo veramente eccellente.