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Già due mesi fa, quando con i miei blog, avevo dato il via alla campagna elettorale per la Regione in Calabria, uno dei più felici titoli “Vittoria o morte”, non era da parte mia una nostalgia del defunto regime ma la consapevolezza che nella Regione Calabria ci doveva essere una svolta a trecentosessanta gradi, senza il solito consociativismo e senza il solito trasversalismo. Auspicavo un’alternativa completamente nuova formata da movimenti di vera sinistra più movimenti civili, il cui leader poteva essere Tizio o Caio, non essendo importante il nome ma la sostanza. Come al solito, la sinistra si sfracellò e la coalizione nuova, rispetto ai trent’anni di malgoverno regionale (destra o centro e pseudo sinistra) e allora rieccoli i protagonisti della “Notte dei morti viventi”, da una parte centrosinistra e dall’altra centrodestra, o Forza Italia, visto che Berlusconi si è vendicato di Alfano, lasciandolo solo con Udc a raggiungere un problematico 8%. Vince sicuro Mariuzzu Oliverio, io dico, contro i sondaggi di cui non si può più parlare, addirittura con il 62% e perciò non ho bisogno di aspettare l’esito del 23, c.m.
Intanto, la Calabria è data per morta, economia ed occupazione sottozero, secondo dati scientifici nemmeno l’unico settore, quello agroalimentare, una volta positivo, tira più. Ecco, allora, quel mio blog di “Vittoria o morte” che torna urgente: la coalizione che io auspicavo, formata da forze nuove e pure, non si è fatta ed ecco Oliverio assistito da otto liste, cioè da un esercito di aspiranti consiglieri, non sappiamo bene con quali obiettivi ma posso immaginarlo. Attenzione, Mario, se sarai come sarai Governatore, non farti prendere la mano, ricorda gli ultimi dati allarmanti che riguardano la nostra terra. Se non riuscirai a tenere a bada tutti coloro che si sono in frotta imbarcati sulla nave del vincitore, la Calabria sarà definitivamente morta e quando sarà tutto perduto, io non ti potrò garantire quale sarà la reazione dei delusi, se pacifica o a base di forconi.