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Dicevo da molto tempo che Oliverio sarebbe stato il vincitore in Calabria per queste elezioni autunnali e così è stato. Auspicavo per la Calabria un rinnovamento a trecentosessanta gradi e così non è stato: si continua a procedere all’antica. Una volta al governo il centrodestra e una volta il centrosinistra, con gli stessi devastanti risultati da una parte e dell’altra. Sono state riproposti, da destra e da sinistra, le stesse mummificate facce che tra l’altro hanno prodotto i brillanti risultati che conosciamo: per favore, non c’è differenza tra Scopelliti e Loiero! E come purtroppo ho indovinato, la gente, non avendo avuto la possibilità di scegliere volti nuovi e progetti nuovi, si è astenuta. È nato un nuovo partito, quello degli astenuti, il laboratorio è in Calabria ma presto si estenderà in tutta quanta l’Italia. La gente, stanca di andare dietro le mattane di Grillo, si è ritrovata in un nuovo Partito. Già una volta, la classe politica e dirigente del Paese non ha capito la lezione di Grillo: poteva pentirsi dei propri errori o cambiare andazzo. Ora le si offre una nuova possibilità: assimilare la lezione che impartisce questo nuovo Partito ch ha già più del cinquanta per cento dei consensi, il Partito degli astenuti, di coloro che vogliono cambiare le cose ma che non gli si da’ la possibilità, ripresentandosi ogni volta la stessa classe politica che ha assassinato l’Italia e la Calabria. Io prego comunque che in Calabria Oliverio possa cambiare almeno un poco di cose, però c’è qualche segnale, anzi più di un segnale, ad esempio un consigliere regionale della stessa lista e del suo stesso Partito plurinquisito ed eletto con un oceano di voti. Mariuzzu, ti scongiuro di smentirmi, dimostrami che, nonostante tutto, qualcosa cambierà.