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Ci sono due tipi di telespettatori televisivi. Distinti e separati in tutto e per tutto. Dal modo di vivere, di pensare e dialogare alle scelte dei programmi. I più scanzonati e curiosi, sono quelli delle trasmissioni come il “Grande fratello” e roba del genere. I più accaniti vivono ogni istante della vita dei protagonisti, li imitano, si innamorano di questi signori e signore chiusi in una stanza e dopo qualche periodo di tempo che li seguono sul tubo catodico iniziano a sognare a occhi aperti di iniziare un avventura meglio esperienza del genere forse per dare qualche emozione alla propria vita.
Come, diventare famosi e vivere facile come dice uno spot. Dall'altra parte ci sono i fans sfrenati di “Otto e mezzo” forse “Di martedi” e programmi di cultura politica e attualità in genere. Anche in questo caso come nei programmi più leggeri bisogna pensare il motivo per cui si decide di sintonizzarsi su questi canali. Il programma de La 7 da anni presidia l’access time con risultati più che soddisfacenti.
Ma bisogna sempre avere un'idea politica e decisionale per qualsiasi programma per non essere un telespettatore passivo. Forse anche in quelli d’intrattenimento, non bisognerebbe essere privi di idee o di argomenti. Ma guardare sempre quella scatola o il plasma con gli occhi di un critico osservatore. Non si è più intelligenti o acuti in un caso e più frivoli nell’altro. Ma tutte le scelte devono essere motivate. Oggigiorno quasi tutto è cultura…quasi!