Abolite con una legge tutto quello che rientra nella voce…tamarro. È un concetto soggettivo e oggettivo. Magari si migliora, si diventa cittadini, si inizia un percorso verso l’estetica, (che non guasta mai). Ma chiediamoci cosa si può definire tamarro e cosa no… Per ognuno di noi è soggettivo il concetto. Ma ci sono anche quelli oggettivi. Esempi: uscire di casa in pantofole, estrarre il braccio fuori il finestrino della macchina con sigaretta, ascoltare lo stereo a alto volume tipo discoteca. Questi sono quelli più visti e stravisti e loro ne vanno fieri come un marchio su una borsa.

Poi ci sono quelli soggettivi. Entrare in un negozio o un ufficio e non ricevere il saluto. Chiedere a una persona mi chiami lei a quest’orario. Urtare con le borse nei luoghi affollati e non scusarsi. ALZARE la voce al telefono stile sto gridando, citofonare a casa senza aver avvertito prima. Parlare con una persona e non presentare la terza o quarta. Inoltrare un invito e escludere i presenti. Fumare in un luogo senza chiedere ai presenti se potrebbe dare fastidio. Chiedere quanto guadagna a una persona o tenere il conto dei suoi beni. Scappare da un bar o dare le spalle quando si intravede una persona che si conosce, (lo fanno soprattutto gli uomini). Guardare dall’alto in basso una persona con smorfia in viso. E tanto altro ma è preferibile fermarsi qui…altrimenti anziché un BLOG diventerebbe un enciclopedia!