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Quando l'uomo violenta l'anima e il fisico di una donna
Scritto da Lametino 1 Pubblicato in Maria Arcieri© RIPRODUZIONE RISERVATA
“Questa società ha bisogno di criminali come Wolfgang Priklopil, per dare un volto al male che vi risiede e per scinderlo da se stessa. Ha bisogno delle immagini delle prigioni nelle cantine per non dovere guardare alle tante case e ai giardini, dove la violenza mostra il suo volto conformista, piccolo borghese. Usa le vittime di casi spettacolari come il mio per non sentirsi responsabile delle tante vittime dei crimini di tutti i giorni che rimangono senza nome e che non vengono aiutate, neppure quando chiedono aiuto”. Da “3096” di Natascha Kampusch (rapita nel 1998 a dieci anni e rinchiusa in una cantina fino al 2006 dal suo aguzzino). Il consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge con disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere. Fuori di casa i mariti violenti. Scatta l'arresto obbligatorio in flagranza per maltrattamenti contro familiari.
Pene più pesanti se i maltrattamenti in famiglia vengono perpetrati in presenza di minore di 18 anni e se la violenza sessuale è consumata ai danni di donne in stato di gravidanza. Nel mirino anche il delitto di stalking: è ampliato il raggio d'azione delle situazioni aggravanti, che vengono estese anche ai fatti commessi dal coniuge pure in costanza del vincolo matrimoniale (nonché a quelli perpetrati da chiunque con strumenti informatici o telematici). Ed è prevista - analogamente a quanto già accade per i delitti di violenza sessuale - l'irrevocabilità della querela per il delitto di atti persecutori, che viene, inoltre, incluso tra quelli ad arresto obbligatorio. I reati di maltrattamenti ai danni di familiari o conviventi e di stalking sono inseriti tra i delitti per i quali la vittima è ammessa al gratuito patrocinio anche in deroga ai limiti di reddito. Grazie per tutto questo.
“Tu non hai più una famiglia. Sono io la tua famiglia. Sono tuo padre, tua madre, tua nonna. Adesso io sono tutto per te. Tu non hai più un passato. Tu stai molto meglio con me. Sei fortunata che ti abbia accolto che mi occupi così bene di te. Tu appartieni solo a me. Io ti ho creata”. Le parole nell’autunno del 1998 di Wolfgang Priklopil a Natascha Kampusch. “ Oggi mi ha dato un pugno sull’occhio destro, così che ho visto i lampi, e uno sull’orecchio destro, allora ho avvertito un dolore penetrante, un suono e uno scricchiolio. Poi ha continuato a colpirmi sulla testa.” Pag 265 del 15 aprile 2006. E’ riuscita a sfuggire dall’inferno il 23 agosto 2006 con le sue forze. Ora con questa legge tutte le donne si sentiranno più protette e libere di vivere….