© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le spiagge si affollano solo nei week-end. Come avveniva negli anni ’50. Le feste sono sempre più desolate o invase solo, e per fortuna, dalle nuovissime generazioni che “hablano” di tecnologie di ultima generazione, quindi un “anta” non saprebbe cosa dire e non se la fiderebbe di ballare per più di dieci minuti… I concerti durante la stagione estiva hanno i costi del Mediolanum Forum. ( Ma in questi casi la crisi non c’è? Si potrebbe chiedere agli organizzatori…).
Siamo ogni anno sempre più annoiati e sempre senza ferie nelle vacanze… Atipiche è l’aggettivazione che meglio si sposa con questa meravigliosa parola in voga negli anni ’80 e ’90.. vacanza….appunto! Oggi la vacanza è legata ufficialmente a relax, casa, riposo. Assolutamente divorziata da folla, mare e locali.
Il centro storico è sempre affollato, nonostante i nuovi lungomare nelle zone costiere siano pubblicizzati e poi, naturalmente, criticati dai residenti della zona perché la notizia si rivela “gonfiata”. Le feste sono abbandonate da coloro che si sentono “vip” per cedere il posto all’invasione di coloro che si esprimono in dialetto e che a queste preferiscono le sagre e le feste di paese. Oppure i più benestanti decidono di emigrare nei locali della costa ionica. Diciamo pure la verità, (e lo scrivo da sempre), per ascoltare coloro che si possono definire deejay… Magari da quelle parti, sono un “attimino” più cittadini e meno paesanotti..
I professionisti non vanno in ferie perché c’è chi preferisce i mesi meno confusionari” e chi, invece, “lavurar”. E’ un lusso poter lavorare. E’ una fortuna avere un lavoro. E’ noioso andare in vacanza dove i pensieri sono così “impregnati dalle bollette che servirebbe un mese senza cellulare, pc e rogne di tasse che ti raggiungono con gli avvisi da saldare anche sott’acqua con il postino vestito da delfino…se va bene!…Da squalo se hai oltrepassato il termine!