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L'Inno a Zeus dello stoico Cleante (III°sec.a.C) é una delle più elevate preghiere dell'antichità. Lo Zeus di Cleante è la legge universale che tutto amministra con giustizia: Giusta è la sua potenza. Non c'è l'odio biblico per i malvagi e per i nemici: il fulmine, simbolo del la sua potenza, può ferire ma anche guarire. I malvagi possono rinsavire dalla loro "follia" e i nemici "divengono amici". In fondo la loro colpa principale è l'ignoranza. E proprio questo chiede con insistenza Cleante al suo Dio potente ma misericordioso: Salva gli uomini dalla loro funesta ignoranza.
O più glorioso degli immortali, sotto mille nomi sempre onnipotente,
Zeus, signore della natura, che con la legge governi ogni cosa,
Salve; perché sei tu che i mortali han diritto d'invocare.
Da te infatti siam nati, provvisti dell'imitazione che esercita la parola,
Soli tra tutti gli esseri che vivono e si muovono sulla terra;
Così io ti celebrerò e senza sosta canterò la tua potenza.
Attuale e da riflessione. Attuale anche è “Inno alla gogna” di Daniel Defoe.
Inno alla Gogna, è una ballata, col tono a volte amaro del sarcasmo e a volte violento dell'invettiva che sviluppa un tema caro a Defoe:
La condanna inflitta agli innocenti, l'impunità
dei colpevoli, la barbarie del ludibrio della folla.
Di tutto questo è simbolo la gogna, "geroglifica macchina di Stato", diabolico congegno, incomprensibile a chi è onesto.
Emblema non di giustizia… del suo contrario, incivile strumento di tortura, cassa di risonanza e di amplificazione della malizia umana che ha sete di vendetta e gode del dolore altrui.
Attuale e da leggere attentamente….