E’ un aggettivo che, posizionato accanto a quello di donne, ha un senso ben preciso. Quando nasce una storia tra due persone, comunque esse siano, da sposate a separate a single (ormai non esiste molta differenza nei comportamenti in alcuni soggetti) lei, il più delle volte, anche se termina il rapporto sentimentale, tende a far diventare, nella sua mente, una proprietà privata l’uomo con cui è stata legata.

Passi quando il soggetto in questione è un ex marito e si potrebbe anche capire il sentimento ma, quando si tratta di un flirt, si sentono storie d’amore o d’altro con toni decisamente alla Lucarelli. Alcune s’informano su tutto quello che è accaduto nella vita con le altre donne del tizio. Altre lo seguono e, appena si avvicinano a un'altra preda, fanno finta di essere brille per dire di tutto e di più. Altre si accostano alle nuove prede e fingono di parlare con il tizio al cellulare solo per il gusto del dispetto. Altre sono informate in tempo reale di tutta la sua vita come se fosse, che ne so, il marito o il figlio.

E, intanto, lui vive serenamente per i fatti suoi. Anzi gongola se viene a conoscenza di questi episodi. Le peggiori vanno in giro a degradarlo per togliere l’entusiasmo della conoscenza ad altre donne. Una patologia non identificabile. Un comportamento non decifrabile che non ha senso e che non giova alla salute della signora. E se osi fare qualche domanda sul tipo, ti guardano come il peggiore dei gerarchi nazisti. Il proprietario terriero ha tutti i motivi per recintare il terreno ed essere geloso dei suoi terreni. La donna che ha avuto una storia, purtroppo (e per fortuna)…no!!

Nel 1968 la studiosa Carolina de Maegd Soëp ha scritto sul rapporto dello scrittore Cechov con le donne: “L’amore. O è ciò che resta di qualcosa che è degenerato, qualcosa che un tempo doveva essere immenso, o è una particella di ciò che nel futuro si svilupperà in qualcosa di immenso; ma nel presente è insoddisfacente, dà molto meno di quanto uno si aspetta”.