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Alcune attirano, altre…decisamente, allontanano o fanno scappare via... lontano, molto lontano dal negozio. Anni fa vidi a Firenze da "Luisa via Roma" due fotomodelli vestiti da sposi che sostituivano i manichini e ogni quindici, venti secondi si muovevano in pose da Vogue. Costo dei capi, da 2000 euro in su e una folla di persone sostava per molto tempo a osservare l'originalità dell'idea del vetrinista. Dovrebbe essere questo lo scopo degli oggetti in vetrina.
Raccontare una storia, attirare il cliente e non essere solo dei vetri con dei manichini silenziosi, muti e tristi. Dovrebbero essere affiancati da altri articoli succulenti e anche di lusso per far pensare al compratore di volerli portare a casa. Se invece il cliente, eventuale butta lo sguardo e cammina pensando più alla sua passeggiata che a quello che ha osservato, il suo obbiettivo si direbbe decisamente fallito. Una camicia da sola è triste attaccata a un manichino sconsolato e povero senza essere in compagnia di un capo di lusso accanto. Questa immagine non suggerisce di essere indossata prima possibile, non invoglia il cliente. Dovrebbe farlo sognare a occhi aperti.
Questo dovrebbe essere lo scopo della vetrina e non quello di osservare la merce e di pensare a altro, in questo caso, vuol dire che il messaggio non è stato inviato. La vetrina deve insegnare a vestire, e non deve ricevere suggerimenti mentali dai passanti. Dovrebbe proporre nuovi accostamenti e suggerire come usare i capi e gli articoli esposti. La vetrina dovrebbe attirare il cliente nel negozio e lui deve sapere che ne uscirà migliorato e che i suoi acquisti renderanno la sua vita migliore perchè la sua fantasia dovrà essere stimolata con vestiti da sogno. E solo se la vetrina riuscirà a catturare l'attenzione della clientela, allora la clientela sarà catturata...