Calabria, un nome emigrato dalla Puglia

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di Francesco Vescio

Nell’antichità il toponimo “CALABRIA” designava, grosso modo, il Salento, cioè la parte estrema dell’attuale Puglia… I “Calabri” erano un popolo di origine illirica, che, provenienti dai Balcani attuali, abitavano nella parte dell’odierno Salento rivolta verso il Mare Adriatico, in altri termini la zona che va da Brindisi a S. Maria di Leuca. Nell’area rivolta verso lo Ionio della stessa Penisola Salentina vivevano i Sallentini o Salentini, i quali diedero il nome alla penisola stessa. Anche i Sallentini come i Calabri erano popolazioni di stirpe indo-europea provenienti dalla regione balcanica. Secondo alcuni studiosi questi due popoli erano diversi tra di loro, nonostante le comuni origini, secondo altri erano, invece, i due gruppi che costituivano quello unitario conosciuto nel suo insieme come “Messapi”. Certo è che in età storica la Puglia attuale era designata come “Apulia et Calabria”, mentre l’attuale Calabria era indicata come Brutium. L’imperatore romano Augusto aveva suddiviso l’Italia in undici regioni “regiones”, cioè in circoscrizioni amministrative, mantenendo, per quanto possibile, le denominazioni degli antichi popoli, la II era definita, come detto sopra “Apulia et Calabria”, mentre la III era denominata: “Lucania et Brutium”. E’ opportuno accennare che in quel momento storico la Sicilia e la Sardegna avevano la status giuridico di “Provincia”, e le denominazioni ufficiali erano rispettivamente “Provincia Sicilia” e “Provincia Sardinia”. Il cambiamento della denominazione da Brutiun a Calabria sarebbe avvenuta nel corso del VII secolo d.C. da parte dell’Impero Bizantino. I duchi longobardi di Benevento in un primo momento avrebbero conquistato parte della Puglia odierna, ma non l’attuale Salento e l’odierna regione calabrese; i Bizantini avrebbero continuato a denominare tali territori ancora “Calabria”; allorché i Longobardi occuparono il resto della Puglia ed una parte dell’allora Brutium, tale area corrisponderebbe approssimativamente alla provincia di Cosenza, il restante parte del territorio rimasto sotto il dominio bizantino continuò ad essere denominato “Calabria”. E tale nome d’allora continua a designare l’estrema punta peninsulare d’Italia e i suoi abitanti sono designati: “Calabresi” e non “Calabri”.

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