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Dall’unione tra plastiche miste (ovvero quegli imballaggi plastici che non sono né bottiglie né flaconi) riciclate in Toscana da Revet Recycling e la sansa esausta – cioè lo scarto proveniente dalla filiera produttiva dell’olio – che la calabrese Ecoplan riesce a recuperare nasce “Teniamo banco”: un progetto che introduce negli arredi scolastici i piani in Ecomat, un materiale riciclato e riciclabile al 100% all’infinito, anche per ottenere prodotti identici a quello iniziale. Un progetto che è stato premiato la scorsa settimana nel corso della fiera Ecomondo di Rimini, dove si è tenuta la IX edizione del Premio sviluppo sostenibile, che ha interessato in tutto 30 aziende italiane della green economy. «Fino ad oggi – ha commentato Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile – sono oltre 1.300 le aziende grandi, medie e piccole che hanno partecipato al premio a testimoniare che è possibile fare impresa puntando su finalità di valore sociale e ambientale. In questo quadro la green economy diventa un driver per le possibilità di sviluppo e di miglior benessere».
In particolare, Ecomat è un innovativo materiale plastico composito a matrice poliolefinica (polipropilene e/o polietilene) proveniente dall’impiego di materie plastiche riciclate da scarti industriali e rifiuti post-consumo, con una componente di fibre vegetale (sansa esausta di olive) e/o altre cariche inerti. Come spiegato dal presidente della Revet Recycling Alessandro Canovai all’europarlamentare della commissione Ambiente Simona Bonafè, i pannelli Ecomat sono un’alternativa a quelli in legno – di cui richiamano l’aspetto estetico – e di quelli in plastica, di cui ne esaltano le caratteristiche tecnologiche, prima tra tutte la fortissima resistenza agli agenti atmosferici e a quelli chimici.
Inoltre i pannelli Ecomat si presentano con una superficie perfettamente liscia e possono essere lavorati con i normali utensili del legno e anche in 3D – quindi si possono personalizzare – e sono completamente idrorepellenti, non si scheggiano, si possono verniciare; inoltre non contengono colle di nessun genere, per cui non emettono formaldeide o altre sostanza nocive alla salute. Un materiale riciclato e sostenibile a tutto tondo.