Lamezia Terme - È nel periodo natalizio che l'atelier d'artista in via Lissania di Maurizio Carnevali trova ulteriore forma, con le molteplici visite del pubblico. Una mostra che, Carnevali, espone fino al 29 di dicembre dalle 11:30 alle 13 al mattino e dalle 18 alle 21 al pomeriggio. Le 30 opere, che formano un percorso federiciano, andranno poi ad abitare le sale del castello di Paolo e Francesca, a Gradara, e poi a Melfi ed Enna. "È una mostra dedicata alla falconeria - racconta l'artista - non intesa alla attività venatoria, alla caccia, ma più riferita al rapporto tra il falco e l'uomo, e al significato che questo rapporto ha avuto dagli egizi in poi". C'è, dunque, un piccolo riferimento alla figura di Federico II, il quale ha scritto un'opera molto importante sulla falconeria. "Indago sulla condizione che l'uomo crea e per la quale è convinto di aver addomesticato il falco - aggiunge - ma forse è il contrario, è proprio il falco che impone determinati comportamenti. Il falco è un animale superiore. È l'unica bestia che può guardare il sole senza restarne abbagliato".
Accanto alle opere dedicate alla falconeria ne sono esposte altre. "Un'altra esposizione che farò in primavera a Torino - prosegue Carnevali - è invece dedicata al fauno, al dio Pan. Tre anni fa avevo già fatto una mostra a Roma, Amore e Violenza nel rito di Pan, un modo per parlare della violenza sulla donna. Pan non è però la figura negativa che tutti intendiamo solo perché ha le corna. Nella cultura greca e poi in quella romana le corna sono elemento di potenza, in senso positivo, il dio Pan rappresenta la forza della natura. La mostra sarà inoltre esposta a Roma, nel locale "Pan" di Piero Chiambretti". La mostra rimane chiusa al pubblico oggi 24 dicembre e domani 25 dicembre.
V.D.
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