Calabria, seggio alla Camera passa da M5S a Forza Italia: Gentile sostituisce Scutellà

gentilescutella_32e2c.jpg

Roma - L'esponente di Fi Andrea Gentile ha diritto di entrare alla Camera al posto della deputata del M5s Elisa Scutellà. Lo ha comunicato il presidente della Giunta per le elezioni della Camera, Federico Fornaro, riferendo l'esito della Camera di consiglio dell'organismo di Montecitorio. Al centro della decisione c'è l'esito del voto nel 2022 in un collegio della Calabria. La giunta, su ricorso di Gentile, ha riconteggiato le schede nulle e bianche. La decisione della giunta per le elezioni dovrà ora passare al vaglio dell'Aula della Camera.

Dopo la seduta di oggi, la giunta delle elezioni ha 20 giorni per depositare la relazione, che sarà calendarizzata in capigruppo per l'approdo in Aula. E' prevista inoltre una relazione di minoranza.

Orrico (M5S): "In Giunta elezioni Camera brutta pagina politica"

"Oggi in Giunta per le elezioni della Camera è stata scritta l'ennesima brutta pagina di questa maggioranza di centrodestra. Una maggioranza che in Calabria sottrae un seggio conquistato dal Movimento 5 Stelle, dalla mia persona, per appropriarsene spregiudicatamente. Un seggio che rappresentava la capacità dei calabresi di alzare la schiena e di votare liberamente contro le clientele e contro le dinastie che reiterano le proprie candidature e la loro ingombrante presenza, come se la politica fosse riservata soltanto alle caste". E' quanto afferma, in una nota, la deputata del Movimento 5 Stelle, Anna Laura Orrico. "Purtroppo - aggiunge Orrico- ancora una volta, la democrazia del Paese è stata sottomessa dalla forza dei numeri e dalla tirannia della maggioranza, che ricostruisce l'iter per ottenere il seggio del collegio uninominale di Cosenza 2 ed attribuirlo, guarda caso, al rampollo di una vetusta dinastia politica che ha governato la nostra terra in tutti i modi per quarant'anni, ma con quali risultati i calabresi se lo stanno ancora chiedendo visto che sussistono le medesime condizioni di disagio e arretratezza di sempre, dove, ancora, il voto di scambio politico-mafioso è un ostacolo all'esercizio delle libertà principali e fondanti della nostra Repubblica come il diritto al voto". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA