Lamezia Terme - “Innanzitutto le candidature si accettano e io ho sentito dire, ho letto, che avrei dato la disponibilità che non l'avrei data, ne ho lette tante. Quello che è successo nei fatti è che per due volte due organismi diversi del Partito democratico hanno posto le mie candidature e questo è un fatto. Quello che è successo, è che anche al di là di questi due organismi, altri organismi mi hanno più volte chiesto la disponibilità e io mi sono messa in ascolto. Non l'ho mai sciolta la riserva, ma una persona che ha una storia, piccola o grande che sia, io penso di avere una piccola storia, che consente di continuare a discutere sul suo nome vuol dire che ha qualche disponibilità nei fatti, se non formalmente. Adesso è il momento di non intendere più, è il momento in cui anch'io ho qualcosa da dire ed è il momento di decidersi”.
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I segnali di una ri-discesa in campo c’erano tutti. Fin dall’ottobre del 2023 quando sempre al Chiostro San Domenico, in occasione di un’iniziativa sull’imprenditoria femminile promossa dal Pd, il segretario del partito, Gennarino Masi, nel presentarla aveva dichiarato “oggi si è messa di nuovo al servizio della nostra comunità e noi di questo la ringraziamo". Stasera, nello stesso luogo affollato e con un maxi schermo fuori dalla sala, Doris Lo Moro è andata oltre la disponibilità, confrontandosi con la cittadinanza al fine “di valutare una possibile candidatura” che per gli osservatori politici ormai appare più che scontata.
“Questa è una serata per me di ascolto - ha aggiunto - si ascolta per capire ma anche per decidere qualcosa. In questi mesi si è parlato tanto, ho sentito il mio nome nominare da troppe persone, delle volte anche in maniera diciamo così fuorviante, fuori luogo e non potevo continuare ad essere un bersaglio. Sono una persona in carne e ossa che ha fatto politica in questa città, che effettivamente è coinvolta nella discussione che è in corso tra i partiti politici, era giusto che io ascoltassi i concittadini anche per orientarmi verso decisioni che ovviamente dovrò prendere”.
Alle domande dei giornalisti su un documento firmato da alcuni esponenti del Pd, che hanno criticato l’operato del commissario Giampà negli ultimi giorni, la Lo Moro ha risposto “non possono togliere la libertà di parola. Non le ho lette queste dichiarazioni, ma non mi spostano di un centimetro dal mio obiettivo di questa sera”.
Si sente di dire qualcosa al senatore Irto che ha commissariato il Pd cittadino?
“Io non mi metto il suo posto. Non mi metto il suo posto né nella fase in cui l'ha commissariato, quindi in cui e dopo che il direttivo aveva fatto il mio nome l’ha commissariato, ne è adesso che deve gestire questa fase delicata. Quella che voglio dire al senatore Irto e a chiunque altro è che Lamezia ha una sua identità e che non ci facciamo condizionare, questo sì, sicuramente non qui, qualcuno che pensa che si possa passare sopra la storia di Lamezia, beh, questo qualcuno va controstato. Ho fatto il sindaco - ha aggiunto - a 38 anni e c'era veramente da tremare, non tanto per cose che ero abituata a contrastare, parlo della malavita, del malaffare, quanto peraltro perché c'era non di mettere sentenze, ma di scrivere atti amministrativi e una giovane donna che è abituata a un altro mestiere non è stato facile. Adesso ci troviamo in una situazione in cui potrebbe diventare necessario”. E nel corso della serata, la Lo Moro, tra gli applausi dei presenti ha ribadito che “il tempo è scaduto e bisogna fare in fretta”. Un auspicio colto dall’assemblea e dai vari interventi che si sono succeduti, cittadini, esponenti sindacali, di associazioni e movimenti che hanno di fatto chiesto alla Lo Moro di sciogliere la riserva e mettersi subito al lavoro.
Un appello che la diretta interessata ha colto ma senza annunci eclatanti, se non rispondere alle domande su cosa fare nel caso dovesse decidere di accettare la candidatura. “Allora, io questa sera - ha concluso - intanto ho ascoltato, ho imparato, mi sono confrontata. C’è stata una proposta, ci sarà un’altra riunione di coalizione dove si discuterà con i partiti i movimenti; i partiti sono importanti. Io ho molto rispetto dei partiti, fino a questo momento, ho un partito che mi ha sostenuto e che mi ha proposto. Se fanno giochetti di potere ci determiniamo, ma non è possibile consentire che questa storia e questo stress arrivi fino a quando qualcuno dice, no guarda, finalmente si è ritirata. Se è questo il messaggio che mi stanno mandando, io dico che non mi ritiro e ci determineremo”.
A.C.
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