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Diceva mia nonna che “Bisognava vivere la vita giorno per giorno.” Ma di questi tempi di organizzazione minuziosa minuto per minuto non è possibile vivere senza progettualità perché si rischia di rimanere fuori dai giochi. Il mezzo televisivo è diventato un soprammobile mentre negli anni 80’ era essenziale per seguire le notizie, conoscere le previsioni del tempo e svagarsi con i film e i varietà. Ma ci siamo mai chiesti cosa ci serve oggi per vivere bene? Per essere felici per trovare pace e serenità? Dipende dalla persona e dallo stile di vita che si è avuto. Per qualcuno sarà stato indispensabile imitare la vita dei personaggi televisivi, (quelli che oggi ai giovani sono sconosciuti mentre anni fa erano dei modelli di vita a cui ispirarsi). Non per tutti per fortuna! Per i ragazzi magari il modello potrebbero essere i rapper o i trapper o forse gli influencer. (Forse i trapper e gli influencer molto meno negli ultimi tempi).
Oggi dopo aver posizionato il televisore nello sgabuzzino, basta il pc e lo Smartphone per conoscere le notizie. Ritornando all’incipit iniziale bisogna riflettere sul concetto se ognuno di noi si è mai chiesto qual è realmente e sostanzialmente il suo dato primario essenziale, il fulcro della sua esistenza. (Nota arrogante e tengo a precisare che qualcuno o molti non se lo saranno mai chiesto). Ma tornando a coloro che rientrano nella categoria filosofi oggi: Cosa ci siamo risposti? Forse il dio denaro, i beni materiali come primo punto in agenda e di conseguenza in questi termini di idee nessuno diventa utile e indispensabile al di fuori di questa priorità.
C’è chi è completamente disinteressato al lusso e al conto a sei zeri e magari si immola con un sacrificio infinito o riversa i suoi interessi in direzione di amori malati e tossici o decide di essere un soggetto unicamente spirituale. C’è chi sceglie di avere delle dipendenze, per sfuggire alla realtà e da questo interrogativo. C’è infine chi pensa solo a sé stesso e ai suoi familiari. E c’è chi accetta l‘esistenza per come viene. Quindi esistono diverse realtà, da quella dei soggetti sostanzialmente organizzati e guidati per il 70% dal dio cash e per il 30% al piacere. A quelli devoti alla spiritualità, a chi vive o sopravvive come meglio può o meglio crede, per continuare questa meravigliosa e difficile esistenza. E magari è più felice per chi non si pone mai questo interrogativo.