© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il sommerso nel mondo vale 5 mila miliardi di dollari, fra il 5 e il 7% del Pil mondiale, secondo i calcoli del Fondo Monetario Internazionale. In Italia è tra i 100 e i 200 miliardi. Per coloro che vogliono conoscere e capire questo fenomeno che racconta questa piaga e capire cosa sta avvenendo all’economia del paese, lo spiega in modo fluente il libro “Prodotto interno sporco”. L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul sommerso. Autore, Felice Manti, giornalista e pamphlettista di razza (definito così da, Andrea Giovanardi, Ordinario di diritto tributario all’ Università degli studi di Trento che ha curato la prefazione). Vengono descritti i meccanismi dell ‘evasione fiscale e i mezzi per combatterla. L’italia è una repubblica democratica, fondata sull’ economia sommersa. E se non fosse per il sommerso dopo il Covid19, scrive l autore, avremmo fatto la fine della Grecia. Il suo, non è un elogio del lavoro in nero, ma evita le ipotesi buoniste. In quanto l economia parallela viaggia sottotraccia nell’intero paese. Accade da parte di tutti anche senza che ce ne accorgiamo. E la crisi avrebbe causato molti più danni di quelli che ha prodotto finora al tessuto sociale. Per ogni fabbrica che chiude e delocalizza, scrive Manti, licenziando operai, altre decine di esercizi commerciali aprono. Accade questo, grazie alla quantità di contante emerso fornito da organizzazioni criminali.
I soldi sporchi che producono il Pil, (prodotto interno lordo) è dato dai capitali emersi prodotti dal narcotraffico, dalle truffe e dalle attività illegali. Nel libro è stato definito Pis, (prodotto interno sporco). Sporco, spiega l’autore come il lavoro che viene fatto per creare un welfare parallelo. Soprattutto nelle zone più disagiate del paese che trasformano la disoccupazione diversamente insostenibile, in manodopera a busta paga per le lavanderie delle organizzazioni criminali. E’ la ndrangheta è su tutte, la prima delle organizzazioni. Prima che il Covid19 frantumasse una parte del sistema produttivo italiano interi settori vivevano e sopravvivevano grazie al nero. E grazie all’ economia sommersa il paese sopravviveva. Senza l illegalità e sommerso il mezzogiorno sarebbe una banlieue in fiamme. Con un tasso di disoccupazione a due cifre. E solo un giornalista nato a Reggio Calabria, attento e acuto osservatorr ai fenomeni del paese che vive e lavora a Milano poteva spiegare in modo semplice e minuzioso gli ingranaggi di questo meccanismo.
Nella prefazione il docente universitario, Giovanardi scrive che “Questo tema è un problema complesso, per le divisioni nel paese, soprattutto nelle aree con maggiore concentrazione, dove in alcune zone la criminalità organizzata agisce con spregiudicatezza. Anche oltre i confini". Questo semplice libro nei passaggi dedicati alle operazioni in questo settore riesce a far capire cosa sta succedendo in un momento così delicato e difficile del paese da un punto di vista economico. (E’ una collana allegata al “Giornale” “Fuori dal coro”).