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È un termine anglosassone quello che identifica la non coppie e le sue non conseguenze. Si tratta di Situationship, un rapporto basato su non ingredienti come l’incertezza e privo di sviluppi. Viviamo in un mondo dove nessuno vuole responsabilità o quasi e quindi le coppie si frequentano in alcuni casi senza progettualità convivendo nell’assoluta incertezza. Ma vivendo un’adolescenza con i nonni perennemente innamorati e magari, invecchiati insieme, cosa dovremmo pensare di questo mutamento epocale in termini di coppie. Tra amici e conoscenti capita di ascoltare molti che sopravvivono in questo limbo e che non può essere considerata una relazione a tutti gli effetti la loro. E qui si inserisce il termine Situationship, ovvero totale assenza di coinvolgimento, di prospettiva , di sviluppo sentimentale nella quotidianità.
E se la modernità ci affascina nei suoi mutamenti e panegirici contorti che ascoltiamo da esperti delle coppie, accade che lo sguardo si inietti di invidia quando si incontra il tenersi per mano delle coppie anziane. Ormai è desueto e a tratti scomparso il termine coppia. Si entra nel mondo horror quando si pronunzia il termine matrimonio fidanzamento come se parlassimo di protagonisti di un film di Kubrick. Inoltre decidere di stare insieme significa tutto e nulla. E’ un mondo di situazioni e anche il niente assoluto. E ti senti dire è una cosa, non un rapporto, quindi una situationship. Una non relazione con una peculiarità che la identifica ottimamente, è priva di chiarezza e identità. Si parla di situazioni senza nessuna Identità ma solo in balia degli eventi dove non c’è nulla di chiaro.
Dall’incontro, alle uscite agli appuntamenti al resto. Un vivaio di insicurezze e un container di ansia. Tra i punti salienti che identificano questo rapporto c’è la mancata pianificazione ossia una comunicazione on-off che non è quotidianità ma un part time, mai prevedibile, e dove si viene esclusi dalla vita dell’altro-a e senza condividere i momenti importanti e sempre con la sensazione che ci potrebbero essere in contemporanea altre relazioni. Poi subentra la noia in quanto uno dei due diventa più coinvolto dell’altro e si trasforma in tossica dopo che con gli anni si accumulano risentimento e ansia. E per poterne venire fuori bisogna essere consapevoli e andare via per non ricevere delusione e solitudine. E se uno dei due ammette di non essere innamorato è sempre veritiero mentre essere sinceri e schietti è l’unica prospettiva per un’evoluzione. Se il cambiamento ci deve essere bisogna diventare coppia sennò si cancella e si riparte in primis amando se stessi evitando questi equivoci colmi di nulla.