© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
E’ cambiato nel corso degli anni e oggi, il concetto di divertimento, di festa, di socialità. E’ completamento diverso dai dolci sul tavolo e i balli lenti sulle note del “Il tempo delle mele” dal vestito nuovo e l'emozione di indossarlo. Oggi dalle pagine dei giornali, leggi un nuovo modo di divertirsi. Esagerato, pericoloso, rischioso. Ma non sempre è così. C’è chi decide e opta per una situazione diversa. Forse vige il concetto di Zygmunt Bauman, (in alcuni ambienti) di società liquida. Scriveva che la modernità è la convinzione che il cambiamento è l'unica cosa permanente e che l'incertezza è l'unica certezza. E come diceva Umberto Eco quando spiegava Bauman, il soggettivismo ha minato le basi della modernità, l'ha resa fragile in una situazione in cui manca un punto di riferimento e tutto si dissolve in una sorta di liquidità. E si perde la certezza del diritto, la magistratura è sentita come nemica e le uniche soluzioni per l indivduo senza punti di riferimento sono, di apparire a tutti i costi, apparire come valore. E il consumismo. Per il sociologo polacco, nel mondo liquido moderno, la solidità delle cose come quella dei rapporti umani, viene considerata male, come una minaccia. E la prospettiva di trovarsi invischiati per la vita in un rapporto non negoziabile ci appare decisamente ripugnante e spaventosa.
Quindi quando leggiamo o sentiamo in tv episodi che trasformano una semplice circostanza di divertimento in qualcosa di brutale, dobbiamo pensare che siamo stati fortunati a essere semplici e non alla moda e ingarbugliati in un pensiero liquido. Siamo stati fortunati a essere stati felici e soddisfatti per un semplice invito e a aver evitato quello che ci avrebbe reso parte integrante del pensiero liquido. “ La modernità è in crisi e le sue certezze sono destinate a sparire nell’aria per lo stesso mutamento culturale che aveva promosso come una finalità progressista. E l'arma del progresso si è rivolta contro la stessa modernità e ha scatenato un implosione letale per la sua stessa esistenza. E la sua crisi è scritta nelle sue origini, nell’ immagine mostruosa del Leviatano di Hobbes. Lo stato moderno per funzionare e sostenersi nel tempo ha bisogno di cittadini “uguali” di persone conosciute e prevedibili, quindi controllabili. “