Siamo tutti vincitori e di serie A. Dobbiamo dispiacerci solo se il personaggio famoso ha un problema o una malattia ed essere indifferenti se succede a chi conosciamo nella quotidianità. Accade per una malsana invidia che imperversa nell'aria con il virus. E dobbiamo continuare a vedere nelle file (che ormai sono diventate il nostro secondo passatempo dopo quello di essere perennemente collegati per lavoro affetti e amicizie), che in banca il ricco di turno passa prima perchè amico dei dirigenti o l'amichetta del dottore ci supera come Hamilton lasciando increduli e silenti gli anziani al freddo che fanno la fila per ore per il vaccino.

Allora siamo di serie B ci viene da pensare. Quando i telegiornali riprendono lo shopping compulsivo delle regioni del nord (ex zone rosse) e non calcolano la terra che sarà ripresa da un meraviglioso Gino Strada. Da sempre di serie A (in tutti i sensi). In questo caso siamo saliti in classifica? Quindi se un uomo di serie A va in una terra considerata di serie B, chi dovrebbe salire in graduatoria? (come direbbero nel gergo i docenti delle scuole). Lui c'è da sempre, la terra prende punti dove va a gestire la pandemia? Nei paesini del sud, chi si sente di serie A è solo per il conto in banca e la professione. In senso geografico serie A vuol dire che la regione dove vivi è efficente e che ha un'ottima offerta nel mondo del lavoro. Quindi si contaminano gli abitanti secondo questo infelice ragionamento. E il magistrato che sgomina la criminalità organizzata che serie è se è di Catanzaro? Non chiedo per un amico. Direi che è in Champions.

Poi ci sono in fascia (Forever) serie A le persone perbene e sempre rispettose ed educate. Ergo, poche. Ma in che zona sono chi non saluta in un luogo pubblico appena lo varca o chi parla solo di sé stesso o critica tutto quello che lo circonda o che non sorride mai. Poi esiste la serie delle persone di C (ovunque nel mondo) alle quali, non va bene nulla e che anche il Genius di Maradona, 'era una persona che faceva uso di sostanze stupefacenti'. E giù critica. Naturalmente sesso femminile, ferma agli anni '60 che si definisce una persona che non capisce nulla di calcio. Domanda, cosa c'è di difficile da capire? Domanda: se non mi intendo di letteratura non giudico Leopardi e se dovessi permettermi, sarebbe un giudizio positivo. Se entri nella storia, sarai un letterato che ha emozionato di una certa caratura di contenuti. Nel caso del pibe, non era perfetto ma era un calciatore che palleggiava con le arance negli allenamenti al San Paolo e con la pallina da tennis davanti ai campioni del tennis mondiale. Questo sfogo è per capire se nella vita quando si commettono errori si scala in serie inferiori. O si deve rimanere sempre intoccabili. Penso che siamo tutti di serie A per molti sinonimo di zona dei vincenti. La B esiste per coloro che non ti reputano tale con molta presunzione e arroganza. Insomma la creano i poteri detti Forti. Ma non esiste. Se la creano loro, e ci bivaccano in attesa dell'errore che è sempre dietro l'angolo. E prima o poi a tutti fa scendere dal podio e da allora non dovremmo più subire sorpassi ingiusti nelle file della vita!